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GERMOGLI PH: 25 LUGLIO 2025 BAGNO A RIPOLI VIOLA PARK PARTITA AMICHEVOLE FIORENTINA VS CARRARESE NELLA FOTO FAZZINI
Jacopo Fazzini, dall'Inghilterra, ha parlato ai microfoni di Radio Bruno riguardo al clima che respira da quando è arrivato e alla sua decisione di venire a Firenze.
Mi aspettavo un salto rispetto ad Empoli. Non pensavo di trovare un gruppo così compatto e un'accoglienza così calda. Appena ho firmato, il primo a scrivermi è stato Robin Gosens: ance se non ci conoscevamo mi ha mandato un bellissimo messaggio di benvenuto. Poi ho incontrato il capitano Ranieri che mi ha, da subito, fatto sentire a casa. Quando sono arrivato al Viola Park, ho conosciuto il resto dei compagni: tutti super disponibili e con tanta voglia di stare insieme. Ringrazio anche il presidente per l'opportunità di essere qua. Guarda tutte le partite ed è sempre vicinissimo alla squadra. Questa è davvero una bella cosa.
Quando ho ricevuto la chiamata del mio procuratore ero in nazionale. Avevo anche altre situazioni in ballo, ma gli ho detto di approfondire con la Fiorentina, ci tenevo più di qualsiasi altra squadra. Non ho detto niente a nessuno per scaramanzia, ho solo accennato la questione ai miei genitori. Nel giro di 2 giorni era tutto fatto. Ho addirittura rifiutato la settimana in più che mi avevano offerto di vacanze, per iniziare il prima possibile e al meglio questo percorso con la maglia viola. La preparazione ci servirà per tutti gli impegni ufficiali della prossima stagione.
Kean ha uno strapotere fisico incredibile. Fagioli ha grande tecnica, mi piace tanto. Per essere alla Fiorentina devi essere forte ed è bello per questo.
Non lo sento. La vedo come una cosa positiva. Penso che questa sia una grande opportunità per me. Voglio farmi notare e poi dopo sarà il mister farà le sue valutazioni. Non sento nessun peso da tifoso. Tutti vogliamo vincere un trofeo che a Firenze manca da tanti anni e dovremo lavorare duro per questo.
Mio fratello Tommaso gioca a beach soccer, tra poco avrà l'Europeo. Abbiamo un bellissimo rapporto. Ci sentiamo tutti i giorni, anche se lui è in nazionale. Quando posso guardo le sue partite sul telefono. Lui da piccolo mi chiamava "Poppe". Tutti gli amici di Viareggio mi chiamano così.
Non me lo sono immaginato. Aspetto il momento per vivermelo al meglio. Voglio soltanto che riapra la Fiesole, perché da piccolo andavo proprio lì. Non vedo l'ora di giocare al Franchi, con la Fiesole piena.
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