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Cecchi: “Nella dirigenza manca una figura di calcio. Prenderei Prandelli”
Stefano Cecchi, noto giornalista e tifoso viola è intervenuto a "Pranzo con il Pentasport" di Radio Bruno. Ecco le sue parole sul momento della squadra di Paolo Vanoli:
Fiorentina-Juventus? David contro Golia, siamo piccoli ma non dobbiamo avere paura. Loro sono la nostra antitesi, non sarà mai una partita come tutte le altre. Noi la vittoria ce la gustiamo più di tutti. Vero, prima o poi dobbiamo vincere. E pensate se accadesse proprio contro i bianconeri. Abbiamo 1000 motivi per essere delusi, ma dimostriamo di essere diversi: diamo una pacca in più a questa Fiorentina. Accompagniamoli con più affetti. E poi anche loro hanno qualcosa di perdere. La Fiorentina? Parlavo con altri tifosi, nessuno si dà una spiegazione della posizione in classifica. Cosa la frena? Il mercato? La condizione fisica? Non basta. Credo che la squadra sia entrata in un tunnel di negatività che la stia condizionando. Spero che Vanoli possa renderla una squadra vera. Io a Genova ho visto qualcosa, dobbiamo ripartire da lì. Salvezza? Sulla carta sì, ma il campo è un'altra cosa. Io quando arrivò Pioli ero felice, lo ammetto. Ma il campo ci racconta che ciò che diciamo sulla carta resta lì. La Fiorentina come l'Italia di Gattuso? La Fiorentina è più forte degli Azzurri, non merita l'ultimo posto. L'Italia invece sembra meritarsi quella posizione, la Norvegia si vede che è più forte. Pioli? Anche al Milan, dopo lo Scudetto, era un allenatore diverso. Una delusione grossa, anche lui è corresponsabile dell'ultimo posto in classifica. Dirigenza? Con tutto il bene che possiamo volere a Goretti, se ci fosse la possibilità di fare entrare uno che ne sa di calci, tipo Prandelli, sarebbe un bene. Manca un personaggio che parli con Vanoli, con i giocatori. Serve una figura che sia riconosciuta da tutti.
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