
Bernardo Brovarone, al Pentasport di Radio Bruno, ha parlato del momento in casa Fiorentina in vista della partita contro il Lecce di domenica. Le sue parole:

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Bernardo Brovarone, al Pentasport di Radio Bruno, ha parlato del momento in casa Fiorentina in vista della partita contro il Lecce di domenica. Le sue parole:
Pradè vive le partite in una maniera spropositata a livello emotivo, infatti non riesce a stare nemmeno in tribuna. Io non la penso così, anche se ha fatto bene a dirlo, perché soltanto da una vittoria si può ripartire. E' una partita che chiaramente potrebbe mettere la Fiorentina a vivere le prossime due partite successive e lavorare con il sorriso. Le spiegazioni non se le stanno dando nemmeno loro stessi in questo momento. Quando si diceva che Pradè non contava nulla quando c'era Barone non era assolutamente vero. I viola hanno vissuto una quantità di drammi negli ultimi anni che non esistono. Ogni volta qualcosa va male.
Pioli, fino ad oggi, ha presentato una squadra sempre nelle stesse condizioni, che fisicamente sta a livello mediocre. Non era la corsa in sé, ma l'intensità. Tra l'allenatore e i giocatori non è scattato il feeling. Poi, ha iniziato una serie di tentativi che nessuno si è rivelato corretto. Non c'è mezzo spiraglio di luce che possa farti pensare ad un cambiamento drastico. Se batti il Lecce non superi i problemi. Pioli, secondo me, non ha un rapporto stretto con Pradè a livello di campo, mi sembra molto solo. Non c'è un'amalgama ben oliata lì dentro.
Non è possibile che tutti gli allenatori se ne vadano infuriati da Firenze e i giocatori dilaniati. Sono tutti slegati, distratti, tristi. Siamo la peggior difesa del campionato, ma ve ne rendete conto? Come mai quando si giocava a quattro, lo scorso anno, con Dodò, Comuzzo, Ranieri e Gosens non si prendeva un gol? A noi i Della Valle ci hanno distrutto nell'anima, ma Firenze non ha mai amato Rocco Commisso. Fin dall'inizio ha creato una guerra verso chiunque criticasse una situazione negativa della squadra. Qui era stata preparata una tavola che nel giro di pochi mesi doveva riportare la Fiorentina ai vertici. Era un programma ben fatto. Invece adesso il colpevole di tutto è Pradè.
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