Gudmundsson, Adli e Colpani. Il punto su squadra e sui singoli in vista della ripartenza di campionato. Parla Alessandro Bocci a Radio Bruno
Alessandro Bocci, ospite in studio al Pentasport di Radio Bruno, parla così a poco meno di una settimana dalla fine della sosta per le Nazionali:
Kayode fuori forma? Sono particolarmente dispiaciuto. E' un prodotto del vivaio e la scorsa stagione ha dimostrato grandi cose. In lui vedo il prototipo del giocatore moderno. In estate, infatti, mi è piaciuta la chiusura ermetica della società riguardo il suo profilo. Perderlo sarebbe un peccato. Certo, con un Dodo così davanti diventa tutto piuttosto difficile. Se a Como, nonostante gli impegni con la Nazionale (prolungati, con viaggio di ritorno annesso), giocherà ancora Dodo; ecco, allora lì si capiranno molte cose.
Su Gudmundsson
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Non vedo l'ora che rientri Gudmundsson. Oltre a Kean, per me, l'islandese resta il giocatore più forte di questa Fiorentina. Può e deve ancora dare tanto. Gudmundsson e Beltran insieme? Credo che all'inizio i due continueranno a giocarsi il posto a staffetta. Gudmundsson resta in vantaggio. E' un anarchico, quella è la sua forza. Il sistema, con lui in campo, è 4-2-2-1 e Gudmundsson.
Su Palladino e la rosa
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Palladino, ora, dovrà capire in che condizone tornano i giocatori dalle Nazionali e valutare e moderare le scelte in vista di Como e dei prossimi impegni. E' importante mantenere questo livello, sia in campionato che in Conference, ai fini poi di presentarsi a gennaio per fare un calciomercato importante (i colpi giusti). Personalmente, però, avevo delle migliori sensazioni (sul mercato di riparazione) la scorsa stagione, quando la Fiorentina era quarta. Quella squadra è stata sfortunata a causa dei tanti rigori sbagliati. Se vogliamo dirla tutta, in Supercoppa, se quel rigore non lo tira Ikonè, in finale, secondo me, ci sarebbe andata la Fiorentina.