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Amoruso: “Questa è crisi, manca l’ABC. Ok il 4-4-2, ma serve spirito e fame”
Tono duro e senza giri di parole quello di Lorenzo Amoruso, intervenuto al Pentasport di Radio Bruno per commentare il momento complicato della Fiorentina dopo la sconfitta con il Como.
“Bisogna parlare di crisi. Lo ha fatto capire anche l’allenatore quando ha sottolineato le lacune in tutti i reparti. Troppo brutta la squadra vista nel secondo tempo: se fai bene solo un tempo non bastano le giustificazioni, servono certezze. E quando non hai la forza per sfondare, devi saper gestire la gara. Il Como ha segnato in contropiede al 95’, ma lì devi avere la lucidità di portare a casa almeno un punto, anche a costo dei fischi. La gestione è stata incomprensibile.”
Amoruso punta il dito anche contro i singoli: “I sostituti hanno reso meno dei titolari, e così non si va da nessuna parte. Entrare molli, senza voglia di dimostrare, non è accettabile: penso a Sohm, Fagioli, Viti, Dzeko. A Firenze non ci si può accontentare: se arrivi da realtà come Parma, Empoli o Venezia, devi alzare l’asticella. Qui c’è pressione, storia e passione. Se non reggi, meglio cambiare mestiere.”
Una riflessione anche sull’atteggiamento: “Non puoi affrontare certe partite con facce rilassate e senza cattiveria. Contro il Napoli nessun ammonito dopo tre gol subiti, impossibile. Con il Como, quando la buttavi su, serviva lotta, sudore, rabbia. A volte devi abbassarti a giocare ‘da provinciale’, perché il calcio resta un gioco di squadra. Non abbiamo preso brocchi, ma se non corri e non fai l’ABC, la qualità non emerge.”
Infine, sul modulo proposto da Pioli: “Il 4-4-2 è oggi la soluzione più idonea, dà equilibrio. Certo, serve adattarsi: Fazzini si accentra e libera spazio per Gosens, Dodò fa il suo. Ma senza spirito e fame, nessun sistema può funzionare.”
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