Sono ore concitate nei rapporti fra i club di Serie A e il sistema sanitario diffuso sul territorio. In particolare sulle decisioni prese per fermare la partenza di quei calciatori convocati in nazionale. Sul tema è intervenuto all’ANSA Beppe Marotta, Direttore generale dell’Inter:
E’ assurdo che le Asl si comportino in modo diverso da Roma 1 o Roma 2, o da Milano a Firenze. Fermo restando che ci sono i protocolli rigidi e che giustamente dobbiamo rispettarli, c’è la zona d’ombra nella mancanza di centralità di questa gestione: e ogni Asl diventa centrale nella gestione dei club. Diventa ancor più di rilievo il mio allarme di qualche giorno fa, con la richiesta di ridurre gli impegni delle nazionali. C’è un forte rammarico: invoco l’intervento del ministero dello sport. Questa situazione è iniqua, porta a un’alterazione della regolarità delle competizioni.
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Ma cosa ha ragione Marotta? In Italia ci sono le Regioni suddivise in rosse, gialle e arancioni, ognuna è un caso diverso dalle altre , quindi non ci può essere uniformità di giudizio…
Marotta farebbe bene a studiare anche le Leggi che sono in vigore, visto che la Fiorentina è da 4 giorni in bolla è quindi non può uscire. Si lamenti della Regione Lombardia, ma non delle altre.
Sta solo facendo una figuraccia
Glià ragione