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Pradè: “Soddisfatto all’80%, è mancato solo un colpo. De Paul, Raphinha e Oudin, vi spiego. Tonali ci piace”

Il direttore sportivo ripercorre la lunga estate di mercato della Fiorentina

Simone Bargellini

Oltre due mesi di lavoro e una vera rivoluzione tecnica. Oggi è tempo di tirare le somme del mercato della Fiorentina attraverso gli stessi protagonisti, cioè i dirigenti viola. In conferenza stampa insieme a Rocco Commisso (LE SUE PAROLE) e Joe Barone (LE SUE PAROLE), c'è anche il direttore sportivo Daniele Pradè:

"Il senso della mia presenza qui è quello di prendermi le responsabilità di quello che è stato fatto. C'è sempre una condivisione, ma il responsabile dell'area tecnica sono io. Parto con due cose, ho sempre chiesto pazienza e aggiungo comprensione. Abbiamo scelto di puntare sui giovani, che sono piantine che vanno annaffiate. Mi dispiace ad esempio che tutti si siano soffermati sull'errore di Ranieri, ma è un giocatore forte che ha bisogno di crescere. Come lui abbiamo 8 giocatori che vengono dal vivaio, non ce l'ha nessuno in Europa e abbiamo l'età media più bassa. Sul mercato abbiamo preso giocatori esperti per aiutarli.

Il saldo del mercato? E' di circa 5 milioni meno, considerando le operazioni in uscita che abbiamo dovuto fare con incentivi all'esodo e premi valorizzazione. Il presidente mi ha dato un budget di spesa più alto, ma come gli ho sempre detto non bisognava spendere per spendere. Questo è un anno di transizione. Il rimpianto? Nessuno perchè sono stato chiaro dall'inizio. Ci abbiamo provato fino alle 20 di ieri sera ma l'Udinese (per De Paul), l'Inter (per Politano) e il Milan (per Suso) state irremovibili come noi abbiamo fatto con Chiesa. L'unico che abbiamo lasciato andare è stato Raphinha perchè secondo noi le cifre erano eccessivi. Dovevamo scegliere tra Ghezzal e Oudin e alla fine abbiamo optato per il primo perchè è un giocatore di maggior esperienza e abbiamo ritenuto fosse più utile.

Gli esuberi? E' vero siamo un po' tanti, 28-29 compreso i portieri. Gli unici che non rientravano nel nostro progetto erano Eysseric, Dabo e Thereau, mentre dovevamo valutare su Cristoforo. Con Joe e Rocco abbiamo fatto un'analisi, i calciatori che abbiamo hanno un contratto e quindi saranno reintegrati in rosa, anche se per l'allenatore non sarà semplice. In Montella ho la massima fiducia perchè finora non ha potuto lavorare con un gruppo, è un anno di costruzione e siamo ancora un cantiere aperto. La squadra però ha molte alternative e offre la possibilità di usare più moduli. Milenkovic, Pezzella, Benassi, Chiesa e Vlahovic sono gli unici superstiti della squadra che ha finito la scorsa stagione.

Abbiamo fatto investimenti mirati su alcuni giovani con prospettiva come Lirola e Pedro, sul brasiliano abbiamo fatto una battaglia perchè la richiesta iniziale era di 20 milioni ma l'abbiamo pagato molto meno. Se fosse rimasto Simeone, Pedro non sarebbe arrivato. Sul Cholito c'erano tante situazioni ma non abbiamo mai voluto forzarlo, nel momento in cui è uscito Simeone abbiamo preso Pedro. Ha caratteristiche diverse dagli attaccanti che avevamo, viene dal Brasile per cui dovrà adattarsi ma ci crediamo fortemente. E' molto elegante e vi piacerà. Se non si fosse rotto il crociato sarebbe finito al Real Madrid. Sono convinto che lui e Vlahovic si stimoleranno a vicenda per crescere. Non ho lavorato su niente per gennaio e speriamo di avere poco da fare.

Tonali? Il presidente Commisso e Joe vogliono puntare per il futuro soprattutto su giocatori italiani. A partire dal settore giovanile. Inoltre teniamo tantissimo ai rapporti con le società e io non sono autorizzato a parlare con i giocatori senza autorizzazione. Tonali è un calciatore forte che ci piace, ma Joe ha parlato con Cellino che lo ha dichiarato incedibile per cui la cosa è finita lì. Lo stesso vale per De Paul, ho un ottimo rapporto con Pozzo e non abbiamo mai fatto un'offerta al giocatore perchè l'Udinese non ha mai voluto venderlo.

Monte ingaggi? Siamo intorno ai 60 milioni. Nainggolan e De Rossi? Per il belga è stata soprattutto una notizia mediatica, ci siamo informati ma per la sua situazione era giusto che andasse a Cagliari. Non siamo delusi neanche su Daniele, che conosco benissimo e sapevo non sarebbe potuta essere una ipotesi percorribile.

Montella? Le due sconfitte iniziali ci danno amarezza, ma nelle prestazioni si sono visti dei segnali positivi.

Bobby Duncan? E' una situazione che piaceva da tanto al nostro responsabile del settore giovanile Vincenzo Vergine, lavorerà con la Primavera ma lo vogliamo vedere spesso a lavorare anche con la prima squadra. Anche se avendo una rosa così ampia e non avendo un centro sportivo non sarà semplice poter aggregare molti giovani alla prima squadra.

Vogliamo fare una struttura che segue il territorio di Firenze e della Toscana, vogliamo creare un rapporto ottimo con le altre società.

Perchè non abbiamo riscattato Muriel? Quando è arrivato il presidente l'opzione di acquisto era praticamente già scaduta.

Che percentuale di soddisfazione rispetto al piano iniziale? L'inizio di questo lavoro era capire cosa avevamo in casa. Posso dire di essere soddisfatto all'80% perchè forse avrei voluto fare un altro colpo per il presidente, lui spingeva ma sono stato io a frenarlo. Sembra un paradosso.

Le accuse arrivate dal Reims e il procuratore di Oudin? Non ho niente da rispondere, dico solo che se si tira troppo la corda, poi si spezza. Siamo contenti di aver preso Ghezzal".

https://www.violanews.com/news-viola/ruolo-per-ruolo-cosi-e-cambiata-la-fiorentina-qual-e-meglio/

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