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Commisso: “Esonero di Montella una fake news. Su Chiesa progetti a lungo termine”

Conferenza stampa di fine mercato: le parole del presidente Rocco Commisso

Stefano Niccoli

E' finito il mercato estivo. Gli ultimi colpi della Fiorentina sono stati Pedro, Ghezzal e Duncan. Il presidente viola Rocco Commisso ha parlato così in conferenza stampa:

"A giugno sono arrivato alla Fiorentina, dicendo 3 cose: fast, fast, fast, non faccio promesse e voglio fare un buon lavoro per Firenze. Dopo sono tornato negli Stati Uniti dove ho confermato Montella, dissi anche che Chiesa non sarebbe stato il mio Baggio, lui è stato la promessa che ho mantenuto. Ci sono state alcune fake news, come quella relativa all'esonero di Montella.

Siamo all'inizio, mi dovete dare tempo. Abbiamo fatto dei progressi, ma non posso fare tutto in un giorno. Sapevo che, se non avessi preso il club a giugno, la trattativa con i Della Valle sarebbe andata per le lunghe. Avremmo corso il rischio di finire la trattativa non prima di agosto. Sono felice che il 95% delle persone apprezzi il lavoro fatto, vuol dire che sto facendo bene. Sono felice di vedere lo sforzo dei dipendenti della Fiorentina e sono contento anche del trattamento ricevuto qui a Firenze, anche da parte dell'amministrazione comunale.

Chiesa? E' importante per la Fiorentina, avevo detto che sarebbe rimasto e così è stato. La mia intenzione è costruire la squadra intorno a lui. Ho progetti a lungo termine per lui, non di un anno.

Centro sportivo? Al momento non ci son contratti firmati. Stiamo guardando gli appezzamenti dove poterlo costruire, mi dovete dare tempo. Ad oggi non ho comprato, ma c'è l'intenzione di farne uno grande e bello.

Nuovo stadio? Il Franchi è un monumento, ma lo era anche Wembley. In Italia sembra che i monumenti non si possano abbattere. E' una situazione da risolvere. Vorrei costruire qualcosa di nuovo, ma non so se sarà possibile. Abbiamo comunque altre opzioni sul tavolo. Vedremo quale sarà l'opzione giusta per noi, voglio fare qualcosa che renda i fiorentini orgogliosi. Siamo più vicini al restyling del Franchi che al nuovo stadio. Vorrei il nuovo stadio, ma ci sono dei limiti.

Mi hanno detto che gli abbonati sono più di 25.700 abbonati, siamo quarti in classifica, anche se la Roma non ha pubblicato i dati. Sono contentissimo.

Sono qua per imparare, a breve andrò alle riunioni di Lega, penso di poter dare tanto al calcio italiano, voglio che torni al top.

Abbiamo portato Mediacom per aumentare il tetto ingaggi, salito del 21%.(Pradè aggiunge scherzando: "Lo abbiamo aumentato più del 21%, il presidente lo vedrà quando farà bene i conti").

La Lega Serie A New York? La nostra proposta non è stata accettata, speriamo venga accettata.

Non ci siamo fatti nemici (ride, ndr). Siamo rispettati. Non ho fatto polemiche con gli arbitri. Loro hanno detto che hanno sbagliato nei nostri confronti contro il Napoli. Fino ad oggi tutto bene. La mia volontà è portare il calcio italiano in avanti.

Sarebbe un fallimento se la squadra ripetesse la scorsa stagione, ma non ho detto dove voglio arrivare. Tutti vogliamo vincere, ma serve del tempo. Per me è importante cercare di pensare a lungo termine. Vorrei giocatori che restino qui a lungo, ma so che gli agenti spingono affinché i giocatori cambino ogni anno squadra per prendere le commissioni. La mia azienda non ha mai fatto contratti a lungo termine, i miei dipendenti rischiano, ma è un rischio calcolato. Ci sono tanti giocatori che giocano bene una partita e bussano alla porta per l'aumento di stipendio, questa cosa non mi piace. Non mi piace rinnovare la squadra ogni anno, mi piace partire da una base e aggiungere dei tasselli per crescere gradualmente.

Pradè e Barone hanno fatto un lavoro fenomenale, ma non possiamo spendere quanto, per esempio, Inter e Juventus. Non siamo ancora ai quei livelli, ci vuole tempo".

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