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Le nostre prime volte: una storia d’amore inconsapevole… che nasce in C2

Il racconto di una partita come tante altre, una sconfitta per giunta, che per un bambino rappresenta l'inizio di una grande storia d'amore

Paolo Poggianti

Eccoci arrivati alla sesta puntata de "Le nostre prime volte", che segue il racconto del primo abbraccio con Rocco.

Vi ricordiamo che potete prendere la parola (la penna, in questo caso) anche voi, per raccontarci le vostre prime volte. Basterà inviare una mail all'indirizzo [email protected]. Molte ci sono già arrivate e sono state pubblicate sul nostro sito, come un Fiorentina-Juventus del lontano 1975...

"Oggi a prendere la parola sono io, Paolo, giovane redattore da poco entrato nella famiglia di Violanews. La prima partita della Fiorentina della quale ho memoria risale al 2002; ebbene sì l'anno del fallimento. A differenza di Iacopo ricordo di non essere stato consapevole della "tragedia" sportiva che si era consumata, sul finire della stagione precedente. Ciò che mi torna alla mente della mia prima volta al "Franchi" è il ricordo sbiadito di un bambino di sei anni, poco più, eccitato all'idea di vedere dal vivo una partita di calcio. Sport che sarebbe divenuto da lì a breve la mia incontestata passione e che oggi ho il privilegio di chiamare "lavoro". Torniamo però al campo: la Florentia Viola (sì, così scoprii che si chiamava adesso la mia squadra del cuore) ospitava a Firenze il Rimini. Il palcoscenico? Il campionato dell'allora C2, l'ultima delle serie professionistiche, nella quale la Fiorentina era stata relegata. Il fallimento le aveva sottratto il nome, la storia, ma non l'affetto e il calore della sua città. Firenze aveva risposto da subito presente, con una campagna abbonamenti da record per la categoria e le avversarie che, giornata dopo giornata, si affacciavano, per la prima volta nella loro storia, nella casa di una nobile decaduta. Quel giorno, il 13 ottobre 2002, c'erano 28200 spettatori a popolare gli spalti dell'Artemio Franchi. Tra questi c'ero anch'io, insieme alla quota maschile della mia famiglia: babbo e fratello maggiore. Della partita ricordo poco, a dire la verità. Un po' complice la distanza della Curva Ferrovia, settore nel quale avevamo i biglietti; che, per usare un eufemismo non favorisce particolarmente la godibilità di una partita. Non importa che sia io a spiegarlo, dal momento che, passati 18 anni, la situazione è ancora la stessa, ben nota a tutti i tifosi viola (a proposito di nuovo stadio, ma questa è un'altra storia...). Quella squadra, allenata da Vierchowod, era alle prese con un inizio di campionato segnato da difficoltà varie, tanto che, da lì a poco l'ex difensore sarebbe stato rilevato da Cavasin. Difficoltà che emersero sul campo, nella sfida col Rimini che rappresentò la prima sconfitta in campionato per la neonata Florentia Viola della nuova proprietà Della Valle. La squadra viola aveva nel soldatino Di Livio il suo capitano, con giocatori del calibro di Riganò, Quagliarella, Diamanti, Biagianti, Ivan... a fargli buona compagnia. Una rosa fuori categoria sulla carta che, nella realtà, si scontrò contro un Rimini sbarazzino che per larghi tratti avrebbe conteso la testa del campionato proprio ai viola. I romagnoli furono in grado di portare a casa i tre punti. La partita, infatti, terminò sul risultato di 1-2 per gli ospiti, con l'undici viola piegato dalla doppietta del bomber Di Nicola, ben assistito da un giovane Ricchiuti. La mia prima partita fu quindi sfortunata nel risultato, ma allo stesso tempo emozionante. L'eccitazione di respirare da vicino il calcio dei grandi, seppur non della massima serie. Non mi importava del resto, ricordo distintamente la preparazione "da stadio" alla quale ci sottoponemmo io e mio fratello: tempere e colori viola sotto gli occhi, una sciarpa viola dell'epoca d'oro del Trap in panchina e una maglia numero 9, con il nome di un certo Gabriel Batistuta sulle spalle. Sì, proprio quello del quale avrei dovuto prendere il nome, come i miei genitori mi hanno raccontato centinaia di volte. Se solo la Fiorentina avesse vinto lo scudetto nel 1996. Non andò così ed ecco perché, in una calda giornata d'agosto, all'anagrafe non fui registrato Gabriele, ma Paolo. Questa storia e i ricordi che conservo di quella partita - la sciarpa, invecchiata, è ancora appesa in camera mia; pronta a ricoprire il mio collo, ogniqualvolta torno allo stadio - mi fanno pensare che fossi in qualche modo destinato a legare la mia vita alle sorti della viola. Certo i miei, in particolare mio padre sono sempre stati tifosi. Mia madre mi ha confidato di aver aspettato più volte che Antognoni uscisse dallo stadio, per un autografo. C'è qualcosa di più però. Un sentimento speciale e particolare che mi lega a doppio filo con la storia di questa società, a costo di apparire melenso (concedetemelo n.d.r.). Dopo tutto, se ripenso alla mia infanzia ed adolescenza, non posso fare a meno di individuare in quegli anni la rinascita della Fiorentina. Un percorso parallelo che ha accompagnato la mia crescita. Un'ascesa che mi ha permesso di vedere coi miei occhi tante notti magiche e partite che fanno già parte, a pieno titolo, della storia recente viola. Una su tutte la rimonta al cardiopalma di Fiorentina-Juventus 4-2, vissuta in curva. Una storia parallela che spero possa essere di buon auspicio, anche ora che la Fiorentina attraversa un periodo di transizione. In vista di nuove emozioni, da vivere da tifoso e altrettante soddisfazioni, da raccontare a tutti voi.

Il tabellino della mia prima volta:

Florentia Viola: Ivan – Guzzo – Traversa  – Nicodemo  – Minieri  – Hutwelker  – Di Livio  (Evacuo dal 26°s.t.) – Matzuzzi (Andreotti dall’8° del p.t.) – Riganò – Bonomi – Quagliarella (Turchetta dal 36° p.t.)

Allenatore: Vierchowod

Rimini: Bizzarri  – Mastronicola  – Mussoni  – D’Angelo  – Di Giulio  – Di Fiordo – Trotta  (Nanni dal 44° s.t. ) – Di Loreto  – Di Nicola (Luconi dal 35° s.t. .) – Bordacconi  (Rachini dal 14°s.t.) – Ricchiuti

Allenatore: Acori

Marcatori: 34° primo tempo Di Nicola (R) – 21° secondo tempo Di Nicola (R) (rigore) – 41° secondo tempo Turchetta (FV).