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Facciamo due conti

La Uefa chiama e la Fiorentina risponde: tra Viola Park e il “mago” Italiano

Commisso

Le nuove norme del fair-play finanziario suonano come un "De Profundis" per il calcio italiano. Vediamo come la Fiorentina potrà rispettarlo nel nome della sostenibilità e del talento

Redazione VN

La Uefa ha avvertito tutti. Il nuovo fair-play finanziario non accetterà più sgarri, nel nome della stabilità e della solvibilità. Il criterio principale sarà questo: i costi non dovranno superare il 70% dei ricavi del club. Percentuale che suona come un "De profundis" per il calcio italiano. I debiti ormai, sono all'ordine del giorno e il rosso è il colore predominate nei conti dei maggiori club di Serie A. Attenzione però, generalizzare sarebbe un grave errore. Ecco quindi che la Fiorentina di Commisso è pronta a far parte di quei pochi club, ad oggi, in grado di rispettare le stringenti regole della Uefa. Come? Attraverso infrastrutture, guadagno e valore.

I conti tornano, quasi: adesso è il momento dei luoghi viola

Il concetto di fondo della Uefa è molto chiaro: mantenere i conti in verde, limitando sempre di più i costi. Analizzando il bilancio della Fiorentina registrato al 30 Giugno 2021, il prospetto non è preoccupante. Secondo i dati di ieri riportate dal Corriere dello Sport, i ricavi attuali viola ammontano a 160,7 milioni con totale costi rosa pari a 129,3. La percentuale costi/fatturato è pari quindi all'80,4%.  Ecco quindi che dovranno essere i ricavi ad aumentare in maniera importante e la Fiorentina sembra essere sulla buona strada. Tralasciando il mercato, visto che ancora l'impatto della cessione di Vlahovic dovrà essere analizzato, la via migliore per aumentare gli incassi del club è una sola: infrastrutture. Il Viola Park e il nuovo Franchi dovranno essere le colonne portanti della Fiorentina del futuro per garantire un aumento di ricavi non indifferente. La presenza dei più grandi esponenti di questo sport nei cantieri del futuro centro sportivo viola dimostra la serietà, ma anche la grandezza del progetto. La costruzione del nuovo stadio poi, andrà di pari passo con il processo di crescita del club e l'aumento di introiti dovrà essere il traguardo da raggiungere. I conti tornano, quasi. Adesso la società viola avrà 3 anni a disposizione per rientrare nelle linee guide della Uefa e tutto fa ben sperare.

La Uefa chiama e la Fiorentina risponde: tra Viola Park e il “mago” Italiano- immagine 2

Italiano, il mago del pallone: con lui l'illusione lascia spazio alle certezze

In campo però, non ci vanno i conti. Ecco quindi che la rosa dovrà mantenere la giusta qualità sfruttando il talento dove c'è e crearlo nelle situazioni più complicati. Se il quadro del calcio italiano è questo, acquisti alla Vlahovic saranno un lontano ricordo. E ovviamente, anche cessioni così importanti andranno a diminuire all'interno del nostro campionato. Il mercato estero diventerà la maggior fonte di introiti e valorizzare i giocatori sarà un elemento fondamentale. La Fiorentina ha scelto un condottiero che ha fatto del valore il suo pane quotidiano. Non ci sarà tempo per esuberi o esclusi, ma solo per giocatori in grado di adattarsi ad un'idea di gioco senza svalutarsi. Chiedetelo ad Amrabat, che da pedina in partenza è diventato il primo sostituto di Torreira. Ovviamente anche per circostanze obbligate, ma la mano di Italiano lo ha reso un giocatore funzionale al suo gioco. Saponara è un altro esempio eclatante. La fascia sembrava un luogo sconosciuto per lui, ma il lavoro di Italiano prima a Spezia e poi continuato a Firenze lo ha reso un esterno di qualità. La crescita di Igor pure dovrà diventare un monito per gli anni che verranno. L'era degli acquisti folli sembrerebbe destinata a finire, a favore del talento e della sostenibilità. Maleh, Castrovilli, Nico Gonzalez, Cabral e Ikonè. Nomi che rappresentano il futuro viola che, condito con qualche gioco di prestigio firmato Vincenzo Italiano, lascerà spazio a grandi soddisfazioni.

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