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Napoli-Fiorentina volano con ali di cera: viola o azzurri, chi esce dal dedalo?

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Spalletti e Italiano cercano gli spunti vincenti dei loro giocatori di maggior classe

Federico Targetti

Per Napoli e Fiorentina, la stagione che volge alle ultime battute è stata piena di insidie. Covid, infortuni, clamorosi ribaltoni sul mercato, polemiche in campo e fuori. Eppure entrambe le formazioni sono lì, in corsa per i più rosei obiettivi che si potessero fissare ad agosto, lo scudetto per gli azzurri e la qualificazione in Europa per i viola. La classifica, curiosamente, dice che a sette giornate dalla fine (otto per Fiorentina e Atalanta che devono ancora giocare un recupero), entrambi i traguardi distano appena un punto.

E’ un po’ la sensazione che deve aver provato Icaro, il protagonista del mito greco del Minotauro: fuggito dal labirinto grazie a delle geniali ali di cera, si avvicinò troppo al sole, causando lo scioglimento delle sue protesi e la caduta rovinosa in mare. Dedalo, l'architetto suo padre, si salvò tenendo un volo più costante. Per antonomasia, un labirinto si può dunque chiamare “dedalo”, e la stagione delle avversarie di domenica al “Maradona”, stavamo dicendo, è stata proprio un dedalo. Ottenere i tre punti in questo scontro diretto può significare, per i due allenatori, fare un passo fondamentale verso il traguardo.

Napoli e Fiorentina stanno andando alla grande. Volano. Ma come Icaro e Dedalo, non hanno ali così concrete. Bando alle metafore, si parla di esterni offensivi e dello scarso rendimento che accomuna quelli delle due squadre. Vediamo i numeri stagionali:

Napoli

  • Politano 28 partite, 2 gol e 4 assist
  • Lozano 24 partite, 4 gol e 4 assist
  • Insigne 25 partite, 8 gol e 7 assist
  • Elmas 31 partite, 3 gol e 5 assist
  • Ounas 14 partite, 0 gol e 0 assist
  • Totale 17 gol, 20 assist

    Fiorentina

  • Sottil 21 partite, 3 gol e 2 assist
  • Saponara 23 partite, 2 gol e 3 assist
  • Gonzalez 25 partite, 3 gol e 6 assist
  • Ikoné 9 partite, 0 gol e 1 assist
  • Callejon 25 partite, 1 gol e 2 assist
  • Totale 9 gol, 14 assist

    Messa così, il Napoli sembra nettamente superiore e viene da chiedersi dove sia il problema del gol degli esterni. Insigne, addirittura, è vicino alla doppia cifra. Poi si va a vedere come vengono quegli 8 gol, e ci si accorge che sette, tutti tranne uno, sono stati segnati su rigore. E aggiungiamoci altri tre penalty falliti. Un po’ come se Nico Gonzalez avesse battuto i 6 rigori calciati da Vlahovic fino a gennaio, con la possibilità di arrivare a 9 reti. Molto diverso dalle sole 3 a referto senza tiri liberi. Dunque, ricontiamo senza i 7 rigori di Insigne:

    Napoli 10 gol e 20 assist, Fiorentina 9 gol e 14 assist. Totali, questi, messi a segno cumulando i numeri di ben cinque giocatori. Un po’ troppo poco, anche se in entrambi i casi la partecipazione alla manovra è notevole e porta comunque a situazioni di pericolo che vengono sfruttate da altri giocatori. L’ultimo turno, in particolare, può rappresentare una svolta: la Fiorentina ha avuto la meglio sull’Empoli grazie a un guizzo di Gonzalez, e il Napoli è andato a vincere a Bergamo con i gol di Insigne (uno dei sette rigori), Politano ed Elmas. E allora è qui che si giocherà la partita di domenica, bivio importante per capire chi, tra Spalletti e Italiano, potrà fare un passo importante verso l’uscita del dedalo.

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