Sufficiente la prova di Irrati che, tra primo e secondo tempo, non sbaglia le decisioni più importanti della gara
Direzione al limite, con tutti i rischi del caso. Questione di metro. Irrati lascia giocare, anche quando servirebbe un fischio, o magari anche un cartellino. E nella ripresa si allontana sempre più dall’azione, quasi come se stesse già pensando di accettare la proposta da Var di professione. Nella direzione non ci sono errori clamorosi. Al minuto 28 non viene fischiata una dura spallata di Amrabat a Dumfries, che in corsa e lanciato finisce a terra: l’arbitro fa giocare tra le proteste nerazzurre. Più tardi non fischiato un duro intervento di Brozovic su Biraghi. Sempre nel primo tempo, poi, un paio di episodi in area della Fiorentina. Prima con Dzeko, che dopo aver calciato alto viene travolto da Terracciano: in questo caso Irrati considera chiusa l’azione con il tiro del bosniaco; poi un tocco indietro di Castrovilli che non viene considerato retropassaggio - siamo sempre al limite - e che il portiere viola raccoglie con le mani. Dopo l’intervallo i primi gialli, uno per parte, entrambi corretti: gli interventi fallosi di Bastoni e Martinez Quarta sono particolarmente duri. Timide proteste viola, in area dell’Inter per una presa di posizione di Dumfries sull’accorrente Sottil, che finisce a terra: non c’è fallo.