L’avvicendamento Pradè-Corvino ha tenuto banco per tutto il periodo post campionato e una volta arrivato il pugliese si aspettavano dei colpi, forse ne bastava uno per far vedere ai tifosi che la Fiorentina non è una società immobile. Invece, a parte i botti di San Giovanni, a Firenze ancora non si è smosso nulla: tanti i nomi che rimbalzano sulle frequenze viola, da Hernania Marlos Moreno, passando per Sirigu e arrivando a Pjaca, senza scordarsi di Mehmedi, Sidibè, Ljaijc, l’ormai rossonero Lapadula e chi più ne ha più ne metta.
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La Fiorentina perde il pelo, ma non il vizio…
Una Fiorentina immobile che sta sempre più deludendo Firenze e i suoi tifosi
Alla Fiorentina non è ancora arrivato nessuno, ma c’è un lato positivo, non è partito nessuno di importante. I ripetuti attacchi partenopei per Matias Vecino sono stati sventati, Borja Valero dichiarato incedibile, Kalinic investito del ruolo di faro dell’attacco gigliato e il futuro di Badeljsi scoprirà alla fine di Euro 2016.
Insomma, un mercato immobile come i vertici della società, ma anche stavolta ci sono delle giustificazioni: l’Europeo in Francia ha fatto sì che il mercato prenda il sopravvento più tardi rispetto a ciò che avviene di consueto alla fine del campionato e soprattutto la Fiorentina non è la sola a non aver compiuto operazioni di rilievo, infatti molte altre squadre italiane ancora sono nella fase embrionale del mercato.
Resta però il fatto che questa piazza sembra stufa di aspettare e soprattutto sembra aver perso quella passione che la contraddistingueva dal resto d’Italia, quell’amore incondizionato che è messo sempre più in discussione a causa di un “progetto” che resta solo sulla carta, o meglio, nelle parole dei dirigenti, ma nei fatti la Fiorentina è una nave che viaggia senza meta.
Le speranze sono riposte in Corvino, la figura accentratrice che deve assolutamente prendere con forza in mano il timone e cambiare rotta; di tempo ce n’è ancora, sperando che questa volta non si facciano trovare impreparati, perché Firenze vuole tornare a sognare.
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