Sarà per l'ultimo mese di fuoco che attende la Fiorentina tra campionato e Coppa Italia. Oppure per semplice correttezza, facilmente travisabile in certi contesti: prima parlo con la società, poi col resto del mondo. Ci sta. Anzi, siamo sicuri al 100% che i motivi siano questi. Ciò non toglie che a Vincenzo Italiano sarebbe bastato veramente poco per spazzare via in un colpo solo polemiche, pettegolezzi e malignità sul suo futuro a Firenze. Oggi, invece, nella consueta conferenza stampa della vigilia, non si è andati oltre un democristiano "vedremo a fine stagione, pensiamo solo a concludere bene la stagione". Una scelta comunicativa che nel merito non scalfisce di un millimetro la situazione registrata fino a stamattina sul rapporto tra il tecnico e la società, ma allo stesso tempo discutibile.
La riflessione
Italiano e il futuro: un’occasione mancata. Ma la sostanza non cambia
Testa e anima alla partita contro il Venezia. Il caso non esiste, ma la non-risposta di Italiano rischia di alimentare le speculazioni
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A volte è meglio affrontare una domanda piuttosto che evitarla. Il rischio, altrimenti, è quello di fare ancora più rumore, dando adito alle (mal)interpretazioni più fantasiose. Spesso distruttive. Proprio all'inizio di un mese che si prospetta di fondamentale importanza per il presente ed il futuro della Fiorentina. E per chi non avesse ancora capito, lo ripetiamo: il caso non esiste. Se qualcuno lo stesse cercando è pregato di rivolgersi altrove. I punti interrogativi nascono piuttosto sulle possibili conseguenze che potrebbero derivare dalla scelta di Italiano di non rispondere ad una domanda potenzialmente innocua, "disinnescabile" con estrema facilità. Ormai è andata, nessuno è infallibile. Ora testa e anima a ciò che conta di più: la partita contro il Venezia. I chiacchiericci possono aspettare. Speriamo per sempre.
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