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Ds Femminile a VN: “Dentro il mercato delle nordiche e i retroscena sul nuovo tecnico”

Vittorio CollicelliRedattore 
Simone Mazzoncini, ds della Fiorentina femminile, parla di ambizione, settore giovanile e nuove arrivate: con il Viola Park la squadra punta a crescere e tornare protagonista

La Fiorentina femminile continua a crescere, dentro e fuori dal campo. Dal settore giovanile sempre più florido alle ambizioni della prima squadra, la società viola punta sulla continuità e sull’innovazione, con un progetto che guarda al futuro e che, sul mercato, attira l'attenzione con una strategia accattivante e mirata. Ne abbiamo parlato con Simone Mazzoncini, direttore sportivo del club, che ci ha raccontato il valore del Viola Park, l’impatto delle nuove arrivate dal Nord Europa e gli obiettivi di una stagione che vuole regalare emozioni ai tifosi viola.

Dopo 5 anni alla Fiorentina, sa dirci quanto è stimolante lavorare in una società che punta sulla crescita delle proprie figure interne?

Molto. È il sesto anno che sono a Firenze e il calcio femminile si sta sviluppando tanto, non solo con la prima squadra ma anche con le giovanili, che stanno crescendo costantemente. L’ambiente in cui ci troviamo, il Viola Park, è fondamentale per lo sviluppo delle giovanili: ci permette di lavorare al meglio e di ospitare ragazze giovani anche grazie al convitto e a tutto quello che la struttura offre. Tutto questo deve essere uno stimolo, perché la crescita non deve fermarsi.

Simone Mazzoncini

Contro il Como ha esordito Maya Cherubini, classe 2007: un segnale della crescita del settore giovanile?

Maya è entrata molto bene, così come Bedini lo scorso anno e Lombardi nell’amichevole con la Lazio. Siamo molto contenti e non vogliamo fermarci. Proprio ieri sono arrivate le pre-convocazioni in Nazionale Under 19, 18 e 17: abbiamo 17 ragazze pre-convocate. Non tutte andranno, ma il numero cresce ogni anno ed è motivo di grande soddisfazione. In questi anni tutte le squadre, dall’Under 19 all’Under 10, hanno avuto un processo di miglioramento a livello di organico e di gioco. Siamo molto contenti e per questo ringrazio chi lavora con me, gli allenatori, staff ma anche le ragazze e le loro famiglie.

Durante l’estate alcune cose hanno attirato l’attenzione: la seconda maglia diversa dalla maschile, le iniziative di team building... piccoli dettagli che mostrano la volontà di investire sul movimento?

 Sì, la volontà della società è far crescere il calcio femminile a 360 gradi. Non vogliamo far mancare nulla alle ragazze, e queste attività servono a fare gruppo, ma anche a richiamare media e tifosi. Vorremmo che il seguito crescesse sempre di più; perché quello femminile è un calcio che sta crescendo moltissimo. Rispetto a quando sono arrivato, la crescita tecnica e qualitativa è stata enorme. Con queste iniziative vogliamo contribuire a dare sempre più visibilità al movimento.

Fiorentina femminile

La Fiorentina è in crescita, ma farei due passi indietro.. 10 anni fa le viola vincono lo Scudetto, poi è subentrata la Juve che ha dominato e la Roma l’ha raggiunta negli ultimi anni.. cosa manca alla Fiorentina per tornare a toccare il vertice del calcio italiano?

Stiamo lavorando in quella direzione perché ce lo impone ciò che la società ci mette a disposizione. Non tutti hanno la possibilità di lavorare in una struttura come il Viola Park, e questo ci impone di alzare l’asticella. Quest’anno abbiamo scelto una guida esterna, Pablo Piñones Arce, con l’obiettivo di dare una forte identità alla squadra e proporre un gioco piacevole. Siamo convinti che questi aspetti possano portare ai risultati. Noi dobbiamo essere ambiziosi poi sarà il campo a parlare.

A proposito del nuovo tecnico, come nasce la scelta di puntare su Piñones Arce? Avete consultato anche Janogy, che aveva già allenato?

Innanzitutto mi preme ringraziare De La Fuente per il percorso fatto insieme; è un’ottima persona e un ottimo allenatore. Però, quando abbiamo deciso di cambiare, e cambiare anche mentalità puntando su un tecnico che provenisse dall’estero, il primo nome a cui ho pensato è stato proprio Pablo Pinones Arce perché guardando l’Hammarby per seguire Janogy, ero rimasto colpito dal suo calcio. Non a caso già due anni fa era tra i candidati per la panchina della Fiorentina però, abbiamo preferito puntare su un tecnico che conosceva il calcio italiano. Questa volta abbiamo deciso di puntare su di lui.

Pablo Piñones-Arce, Fiorentina Femminile

Oltre al tecnico sono arrivati molti volti nuovi: sono ben 8 gli acquisti di questo mercato, molti dal Nord Europa. Questa scelta è legata a motivazioni tecnico-tattiche? O il mercato offre maggiori opportunità? 

Ovviamente non guardiamo solo alla Scandinavia, abbiamo provato a prendere anche altre due giocatrici: una proveniente dalla Germania mentre l’altra dalla Spagna, ma le trattative non sono andate in porto: una perché ha preferito rimanere nel suo paese, l’altra perché la società ha deciso di tenersela stretta. La motivazione delle tante ragazze del nord Europa è che ci piace molto la loro mentalità e la loro cultura del lavoro; inoltre provengono da un calcio femminile molto sviluppato. Il mister viene dalla Svezia e ci ha aiutato a raccogliere informazioni dettagliate. Abbiamo cercato profili che rispecchiano le richieste tecniche e caratteriali.

Questa loro mentalità, ha portato cambiamenti anche all'interno dello spogliatoio?

Sì, hanno portato una mentalità e una voglia di lavorare che ci piace. Insieme alle italiane e alle ragazze già presenti si sta creando un buon mix.

Nelle prime partite il mister ha mostrato un calcio fisico, fatto di corsa e pressione. Le giocatrici nordiche sembrano adattarsi bene: le loro caratteristiche, forza, velocità, sono particolarmente adatte al nostro campionato?

Questo lo vedremo, sicuramente questo è ciò che chiede il mister: un calcio di corsa, pressing, in cui la prestazione fisica ha un valore importante. Non a caso le ragazze hanno fatto una preparazione molto dispendiosa durante la quale il mister ha comunque voluto trasmettere la mentalità che lui vuole in campo. Adesso abbiamo la possibilità di lavorare su tutti gli aspetti tattici. 

Simone Mazzoncini

Entrando più nello specifico del lavoro sul mercato: come funziona il vostro lavoro di scouting in Scandinavia?

Abbiamo degli scout, utilizziamo i video e dopodiché andiamo di persona a visionare le giocatrici. Dopo aver raccolto informazioni su profilo tecnico e caratteriale, se convincono, cerchiamo di chiudere la trattativa.

Simone Mazzoncini

Alla prima ufficiale le nuove arrivate hanno fatto tutte il loro debutto: quanto è stato condiviso con il nuovo tecnico il lavoro sul mercato?

Abbiamo ovviamente lavorato insieme, cerchiamo di guardare insieme le giocatrici per avere un suo feedback affinché la giocatrice abbia le caratteristiche da lui richieste.

Negli ultimi hanno la Fiorentina ha sempre raggiunto la poule scudetto oltre a una finale di Coppa Italia, Supercoppa europea e preliminari di Champions... tra nuovi arrivi e conferme importanti quale è l'obiettivo di questa Fiorentina?

Per scaramanzia non voglio fissare obiettivi precisi. Noi vogliamo fare bene e proporre un calcio che piaccia alla gente di Firenze e che attragga sempre più persone. La squadra deve avere un’identità chiara: ci stiamo lavorando e i primi segnali si vedono. Ovviamente vogliamo vincere più partite possibili e dare sempre il massimo.

Ringraziamo il direttore Mazzoncini per la disponibilità e l'ospitalità all'interno del Viola Park.