A lungo alla Fiorentina?
—Sì, anche se non dipende solo da me. La città però mi piace, mi trovo benissimo qua. Ci sono grandi persone anche all'interno di questo club.
Le nazionali
—Sono arrivate entrambe le convocazioni nello stesso giorno! Ho scelto l'Argentina perché sentivo di fare così. E perché da lì viene tutta la mia famiglia... Io penso che un ragazzo italiano sentirebbe e vivrebbe diversamente da me la cosa. Se dovesse succedermi una cosa simile, non mi piacerebbe. Preferisco quindi fare posto agli italiani.
La Roma
—Una settimana dopo la Fiorentina mi ha chiamato anche la Roma ma con i viola era già tutto più avanti. E volevo andare in una squadra che fosse convinta veramente su di me, per quello ho scelto la Fiorentina. Oltre che per cose del progetto come il Viola Park e l'ambizione... Dybala è il migliore amico di mio fratello, l'ha chiamato e gli ha detto che Mourinho gli chiedeva sempre di me e che voleva che io andassi lì. Però gli ho detto che preferivo la Fiorentina, perché mi chiamavano davvero tutti i giorni. Ero convinto".
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