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Beltran: “Che differenze tra Italiano e Palladino. Atene? La devo ancora superare”

Lucas Beltran
L'attaccante punta a rifarsi dopo la grande delusione in Grecia
Redazione VN

Vi proponiamo un estratto dell'intervista che Lucas Beltran, numero 9 della Fiorentina, ha rilasciato a TMW:

Sesto posto? Non è facile, ci sono anche altre grande squadre come noi. Dobbiamo credere in noi stessi e lavorare come abbiamo fatto sempre. Possiamo farcela ma dobbiamo rimanere umili e dare tutto in ogni partita. Perché di partite facili non ne esistono, le difficoltà ci sono sempre.

Conference League

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La voglia è tanta. Ancora non riesco a superare la finale dello scorso anno... Ad Atene avevamo avuto occasioni per fare gol, poi con una giocata che non sembrava pericolosa ci hanno segnato. Mi rimane dentro che potevamo fare meglio nelle occasioni avute. Era una chance incredibile per noi, il club e la città. Però ci sono squadre fortissime come Chelsea e Betis... Il percorso in Conference quest'anno è più difficile degli anni scorsi, però se ci credi puoi riuscire. Un fioretto se vinciamo? Posso tagliarmi la barba!


Palladino

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La differenza c'è quando abbiamo il pallone, ma anche senza. Con Italiano senza palla andavamo in pressione subito, qui a volte aspettiamo il momento giusto. E poi moduli e movimenti diversi... Il mister è una persona semplice e soprattutto non ti ingabbia e non ti costringe a fare una cosa sola: ti lascia giocare. Poi quando non abbiamo la palla ti dà le istruzioni tattiche, ma con, ti lascia libero".

I compagni

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De Gea mi dice che ora tiro più forte perché sennò non riesco mai a fargli gol. Gudmundsson parla pochissimo italiano, ma io imparo qualcosa ogni giorno da lui. Voglio sempre studiare e imparare da chi è in squadra con me. Se lui ruba qualcosa a me? Non so, non lo dice..."

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