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Fiorentina come una Strelitzia il fiore con ali
di Erik Vincenti Zakhia
No. Strelitzia non è il nome di un nuovo giocatore che la Fiorentina segue, anche se suona un po' come Strefezza. Strelitzia è il nome botanico dell'uccello del paradiso, pianta sudafricana che produce un fiore che sembra essere un uccello tropicale in volo (lo vedete nella foto di copertina). Ed è proprio il simbolo dell'uccello del paradiso che accompagnerà la Fiorentina in trasferta, contro il Parma.
La Fiorentina non è solo la regina del cuore dei fiorentini. E' tifata in Toscana, ma anche in Italia, e nel mondo intero.
"Senza mito, e senza storia, la gloria muore con te," dicevano i greci antichi. Ed è quello che credo anch'io. Per aiutare la Fiorentina a tornare a vincere e convincere, bisogna scrivere nuovi capitoli della sua mitologia.
La Fiorentina ha vinto il suo ultimo scudetto circa 56 anni fa, e il suo ultimo trofeo 24 anni fa. Molti tifosi della Fiorentina non hanno mai visto la squadra del loro cuore vincere uno scudetto. Possiamo sempre ricordare il passato, però, per tornare a vincere, bisogna anche percorrere altre vie, nuove strade. Firenze è la città del Rinascimento, che è come una fiamma che si è accesa nel capoluogo toscano per poi illuminare l'Europa intera. Quindi, Firenze a quell'epoca non era chiusa su se stessa: anzi, condivideva la sua luce con il resto del mondo.
Ed è questo che la Fiorentina, e i Fiorentini, devono fare ora, ricordandosi che la Viola ha tifosi nel mondo intero, e che la voce di questi tifosi conta, ed è una ricchezza dimenticata.
A calcio, ci sono due, o tre modi di vincere. Il primo è di avere e spendere più denaro: non è, e non sara' mai il nostro caso. Il secondo modo di vincere è di seguire il modello dell'Atalanta, o del Bologna: di trovare giocatori molto bravi ancora poco conosciuti, pagandoli poco, e di avere un ottimo allenatore. Il terzo modo di vincere è con la passione, e, appunto, con la mitologia e la cultura, e un'identità molto forte, puntando ad esempio sui giocatori del proprio vivaio che amano profondamente i colori che hanno sempre indossato.
Possiamo puntare sul secondo e terzo modo di vincere. Non siamo noi, tifosi, a scegliere allenatore e giocatori della Fiorentina. Però, siamo noi, cuori viola, a scrivere, in parte, la mitologia che circonda la squadra. Per ben sette mesi, la Fiorentina è stata incapace di vincere in campionato. La vigilia della sfida contro l'Udinese, ho deciso di fare qualcosa per sfatare il tabu', di costruire il mio piccolo pezzo di mitologia, e di condividerlo con tutti i tifosi Viola che leggono Violanews.
Ho chiesto ad Amaranto, gatto libero che abita vicino al mare, aiuto, e ispirazione, presentandogli la sciarpa della nostra amata Viola ( https://www.violanews.com/altre-news/viola-in-libano-nella-notte-piu-lunga-aspettiamo-la-scintilla/ ). E lui l'ha abbracciata, senza esitazione, di fronte ad uno stupendo tramonto, a migliaia di chilometri da Firenze. Ho allora capito che finalmente la squadra avrebbe ritrovato colori, idee e forma. Si chiama intuizione, sesto senso. Non è una cosa riconosciuta dalla scienza, ma dalla mitologia si'. E, l'indomani, la Fiorentina ha vinto in modo convincente, ed è finalmente stata anche fortunata.
Pero' "il secondo abumè (album) è sempre più difficile" canta Caparezza, e questo significa, nel contesto della Fiorentina, che vincere per la seconda volta consecutiva, contro il Parma, in trasferta, non sara' una missione facile. La squadra dovra' essere squadra, lottare su ogni pallone, e costruire gioco senza paura. E se il Parma segna un gol, o due gol, pazienza, dovremo solo segnarne uno in piu'. Non è una fatalità incassare dei gol: l'importante è segnarne di piu'.
E' obbligatorio vincere sabato, per provare a ridare un senso a questa annata. Se la Fiorentina vince, tutto diventerà piu' facile. Ma deve vincere. Deve vincere. E convincere. Avere piu' voglia, piu' grinta, piu' qualità del Parma. La Fiorentina deve vincere per imparare a volare. Ecco perchè ho scelto il fiore dell'uccello del paradiso come simbolo per portare fortuna alla Fiorentina. Il mio giardino in Libano assomiglia un po' al bosco di Lothlorien nel Signore degli Anelli. E' un posto magico, dove natura e uomini (elfi), sono in perfetta armonia. E tutti gli abitanti di questo posto tifano Fiorentina: essere umani, gatti, ricci, rane, ma anche piante, fiori e alberi. Siccome questo legame con la Toscana è puro e perenne, lo rende ancora più forte.
Il Libano è la terra dei Fenici, e della Fenice. E l'uccello del paradiso viene soprannominato la Fenice vegetale, perchè i suoi colori fiammeggianti ricordano l'uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri. Ecco, la Fiorentina puo' ora rinascere dalle proprie ceneri. Se sorpassa le sue paure, nulla non potrà piu' fermarla. E, a quel punto, sara' veramente possibile pensare a vincere un trofeo, perché la sofferenza attraverso la quale la squadra è passata avra' insegnato ai giocatori il vero senso della parola lottare.
Nota sull'autore:
Erik Vincenti Zakhia, è uno scrittore, poeta, ingegnere, esperto di permacultura e attivista per la pace, oltre che un tifoso della Fiorentina. Ha 34 anni, ed abita Amchit, in Libano, con la sua famiglia (tutti tifosi viola). E’ titolare di un diploma di master d’ingegneria nello sviluppo sostenibile dall’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne, e parla quattro lingue. Potete seguire il suo lavoro su https://www.linkedin.com/in/erik-zakhia/
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