Esterni? "Guardando i numeri non ce n'é uno incoraggiante. Lì davanti però i problemi sono per tutti, Ikonè ieri è sembrato fuori da qualsiasi contesto. Le scelte non saranno facili, tolto Nico sono tre nomi e c'è da lavorare molto dal punto di vista psicologico e motivazionale. Per puntare in alto i goal degli attaccanti servono, che sia dal mercato di gennaio o per orgoglio e maturazione degli stagisti sugli esterni".
Nzola? "I conti continuano a non tornare, se devo essere ottimista non posso immaginarmi che sia questo e che prima o poi venga fuori l'altro. E poi che si trovi un gioco per Beltran che è un investimento da oltre 20 milioni. La cosa paradossale è che la Fiorentina ha gli attaccanti che non segnano, ma fa bene in Conference e campionato. Penso che questa squadra ha un potenziale pazzesco, ha dei problemi e lo sappiamo ma è lì. C'è da sperare che uno dei due si sblocchi perché son due anni che viviamo questa situazione".
Italiano? "Non scatena entusiasmo perché abbiam dentro una voglia matta che questa squadra torni dove deve stare, a lottare con le grandi. Non è una squadra perfetta, a volte illude (Napoli) e altre delude (Empoli). Il tecnico è alla terza stagione, verso la fine di un ciclo o quasi e ogni anno devi provare ad alzare l'asticella. Deve crescere e imparare, ma la squadra è obbligata da sé stessa a puntare all'Europa League".
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