Fu un 4 marzo silenzioso per Firenze, che si svegliò incredula di fronte a una notizia che non avrebbe mai voluto leggere: il capitano della Fiorentina, Davide Astori, era morto. Lo shock fu tale da interrompere perfino la cronaca di quelle elezioni (avremmo assistito al trionfo di Lega e M5S). Il mondo del calcio era in lutto, Firenze era stata travolta dalle ultime di Udine e i tifosi viola si stavano stringendo attorno alla compagna Francesca Fioretti e alla piccola figlia Vittoria (all'epoca aveva appena compiuto 2 anni). Ancora non era tempo di funerali, discorsi, autopsie o indagini della Procura. Quel calvario, che deve ancora vedere una fine, non era che un pensiero lontano. In quel momento, la giornata di campionato fu rinviata e la squadra tornò in città. La tragedia - se mai ce ne fosse stato bisogno - rese evidente agli occhi di tutti che anche i calciatori sono uomini fragili. E che la vita, come sempre, va avanti. Se il pallone poteva aspettare, lo stesso non poteva fare la politica; perciò Firenze, mesta e taciturna, si recò alle urne.
La ricorrenza
Elezioni 2022: il ricordo del 4 marzo 2018 e di Davide Astori
Elezioni 2022: l'eredità di Davide Astori
—Da quel lontano 2018 si sono susseguiti alcuni piazzamenti insoddisfacenti, un settimo posto e tre diversi governi. Oggi, in questa strana ricorrenza, il pensiero non può che tornare a quel giorno infausto e alla vita, prematuramente spezzata, di un capitano valoroso. Negli ultimi anni, senza dubbio, i tifosi fiorentini hanno saputo tenere vivo il ricordo di Davide Astori. Ma la sua eredità non è fatta solo di cori e striscioni: la sua umanità, la sua serietà e il suo impegno sono i valori che ancora incantano Firenze. Per la città, dunque, le elezioni di questo 25 settembre avranno un sapore del tutto diverso dalle precedenti. I tifosi hanno imparato molto dall'esempio del capitano e il suo ricordo - forse - riuscirà a infondere una nuova speranza perfino dentro ai seggi fiorentini.
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