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Vanoli: “Difesa a quattro un’opzione. Gosens è indisponibile, Gud è più sereno”

Redazione VN
La conferenza stampa di Paolo Vanoli alla viglia della sfida con il Sassuolo

La Fiorentina è entrata nel "mese della verità". Domani la squadra di mister Paolo Vanoli affronterà il Sassuolo di Fabio Grosso nella speranza di dare una sterzata a questa stagione. Oggi la conferenza stampa del tecnico viola con inizio alle pre 15.45.

E' il timing corretto per cambiare qualcosa?

—  

Non sono un anarchico, la difesa a quattro ce l'ho in testa. Dirlo oggi è come dirlo agli avversari, vediamo domani.

La sfida con il Sassuolo

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E' stata una settimana che ho sfruttato delle poche. Abbiamo lavorato su tutti gli aspetti, partita dopo partita. Il Sassuolo l'ho visto da vivo, in casa fa dei bei risultati. Ha una rosa competitiva, in ogni ruolo ha valide alternative. Anche se si è fatto male Berardi ha Volpato. Ha allestito una rosa compatta di giovani ed esperienza. E' forte in transizione.

La piazza può influire?

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In questo momento difficile il confronto è stato significativo. I tifosi hanno dimostrato affetto, attaccamento alla maglia. Adesso tocca a noi trascinarli. A Bergamo abbiamo fatto delle belle cose. Dobbiamo cercare la fortuna. Dobbiamo invertire questo periodo, essere lucidi.

Come sta Gosens? Gli esterni?

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Con Robin abbiamo fatto un passettino, oggi ha fatto una parte di rifinitura. Ma difficilmente sarà con noi domani. Lo valutiamo giorno dopo giorno. Domani non sarà a disposizione. Abbiamo recuperato Fortini che fino a ieri aveva la febbre. Non ci sarà Fazzini per un problema alla caviglia, penso di recuperarlo settimana prossima.

Allenamenti aperti ai tifosi?

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Per la gente è un momento bello. Ho chiesto solo del tempo, devo programmare.

Gudmundsson e Fazzini esterni?

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Fazzini l'ha fatto. Gud lo potrebbe fare, ma mi piace più dentro al campo, ha delle qualità per giocare lì e farci uscire. Sarebbe una forzatura. Fazzini con il Como ha giocato lì, è un ragazzo intelligente.

Trequartista dietro le due punte?

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Quando parlo di due punte non devo giocare per forza con due punte fisiche. E' un'idea calcistica. Le punte possono avere caratteristiche diverse. Kean e Piccoli devono giocare davanti al difensore. Se gioco con Kean e Albert posso giocare in verticale. Le due punte ci sono sempre, cambia la caratteristiche del giocatore. Ho la fortuna di avere quattro punte. Il calcio è evoluto. Gud ha altre caratteristiche che deve sfruttare all'interno della squadra. Con lui ho bisogno delle ali che coprano lo spazio. Sono tante situazioni che, lavorando, capisci.

Come sta Gudmundsson? Possono coesistere tre punte diverse?

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A livello tattico si può fare tutto, ma ci vuole equilibrio. Stiamo parlando di attaccare, ma dobbiamo anche difendere. Sarebbe bello se fosse tutto facile. La squadra se vuole forzare la partita può giocare 1-2. Gudmundsson ha detto belle cose nell'intervista, da ragazzo maturo. L'ho stimolato da quel punto di vista. Ha passato tre anni non facili. Adesso si è liberato, deve liberarsi anche in campo. In lui credo molto. Adesso lo vedo più sereno, con il sorriso. Non vuole essere compatito, ha ragione. Deve dare tutto per aiutarci.

Il rendimento a centrocampo

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Pretendo di più da me stesso e dai giocatori indipendentemente se giocano o no. Devono imparare a tenere meglio la posizione. Fagioli e Nicolussi Caviglia sono giocatori diversi. Fagioli è una mezzala di palleggio, ma da play mi è piaciuto. Chiedo di giocare più avanti per le sue qualità tecniche. Al primo controllo si torna sempre indietro. Pretendo dal centrocampista che guardi avanti. Con l'Atalanta ho detto ai centrocampisti che dovevano essere collegati, è troppo importante. Per voglia di fare si perde il posizionamento e così non si riconquista la seconda palla. Mi ha dato fastidio che Fagioli era più impegnato a schermare la palla di Scamacca, doveva essere cinque metri più avanti.

Ha sentito il presidente Commisso?

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Il presidente è sempre vicino, lo ringrazio. Nonostante il momento di salute, sia lui che la sua famiglia, sta soffrendo per la situazione della Fiorentina. Ogni giorno è accanto a noi.

La difesa

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 Ultimamente l'attenzione è salita. Abbiamo fatto un passo in più sulle palle inattive. L'attenzione dei difensori è cresciuti. A volte per generosità vanno a fare dei raddoppi che non servono. Più lucidità dentro l'area ci vuole.

Perché attacchiamo poco con i centrocampisti?

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Hai ragione. Sono giocatori con caratteristiche più da palleggio e poco di attacco alla profondità. Mandragora ha acquisito una competenza tattica superiore e ha capito il timing. Sohm è bravo a farsi trova in rifinitura per l'ultimo passaggio. Per questo bisogna trovare altri tipi di soluzioni. Uno è che Gudmundsson non deve abbassarsi. I quinti devono essere protagonisti nell'aerea di rigore. Ndour ha la gamba per attaccare la profondità.