Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa a Coverciano durante il ritiro con la Nazionale maggiore. Ecco le sue parole:

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Nicolussi: “Nazionale come Odissea nello spazio. Vi racconto Kean e… Guccini”
C'è un film che accosteresti alle emozioni della convocazione?
—"Direi 2001: Odissea nello spazio, riguardo al mio percorso nel mondo del calcio fino all'arrivo in Nazionale"
Kean può essere il leader di questa Italia?
—"Abbiamo un rapporto unico, lo conosco da tutta la vita. Non è una macchina, come chiunque calciatore, abbiamo dei nostri momenti. Credo che sia un ottimo ragazzo, lavora sempre al massimo e può tirare fuori le sue qualità al meglio, anche dal punto di vista della leadership"
Su Italia-Israele
—"Per rispetto delle competenze rimando a quel che ha detto il presidente Gravina. Come il calcio è fondato sul rispetto delle regole mi auguro che si agisca in questo senso anche su altri ambiti. Ogni guerra è una sconfitta per l’umanità"
Come nasce la passione per Guccini?
—"Credo sia importante avere degli appigli al di fuori del cal calcio, ti arricchiscono come persona. Ognuno ha le sue passioni, e trova in queste cose molta sicurezza. Fin da piccolo mio papà ascoltava le sue canzoni, e nel tragitto per gli allenamenti me le faceva ascoltare anche a me. A Torino ho avuto la possibilità di incontrarlo per un pranzo e scambiarci due parole"
Sulle parole di Gattuso e sulla Val d'Aosta
—"È un orgoglio venire da un regione così piccola, ed essere arrivato in Nazionale. Ringrazio Gattuso per essere qui, sento molta responsabilità sportiva. Il mister ci ha messo la curiosità per me, io ci metto la volontà"
Sulla fortuna di essere calciatore
—"Credo nell'importanza nel percorso di ognuno. Siamo fortunati a fare della nostra passione il nostro lavoro, per me è la cosa più importante di tutti"
Sul ruolo di playmaker
—"Credo che ogni allenatore mi abbia dato qualcosa di diverso. Cerco di giocare molto in verticale"
Ti ha sorpreso la chiamata?
—"La situazione in casa Fiorentina non è facile, ma preferisco differenziare le due cose. Sono onorato della chiamata e darò tutto me stesso per la Nazionale"
A chi ti ispiri?
—"Mi sono sempre ispirato a Cruijff, è un modello di ispirazione. In Italia abbiamo avuto il miglior play della storia del calcio come Pirlo, perché non ispirarsi a lui?"
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