Goretti: “Tutta la verità su Pioli e sull’opzione per Vanoli. Grazie a Pradè”
GERMOGLI PH: 12 NOVEMBRE 2025 BAGNO A RIPOLI VIOLA PARK CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL NUOVO ALLENATORE PAOLO VANOLI E DEL DIRETTORE SPORTIVO ROBERTO GORETTI NELLA FOTO
E' giorno di presentazioni in casa Fiorentina. Hanno parlato alla stampa, infatti, il nuovo Direttore Sportivo Roberto Goretti e il nuovo tecnico Paolo Vanoli.
Questo pomeriggio alle 18, al Viola Park, si è tenuta una doppia conferenza stampa di presentazione. Infatti, si sono presentati ai giornalisti e ai tifosi sia il nuovo allenatore Paolo Vanoli che il nuovo direttore sportivo Roberto Goretti. Ecco le parole del nuovo ds gigliato.
"Ringrazio Commisso e tutta la sua famiglia ed il Direttore Ferrari per l'opportunità. Con mister Vanoli abbiamo parlato prima di iniziare questa avventura. Ci parleremo costantemente e cercheremo di metterlo nella migliore condizione possibile per vincere la sfida che ha accettato. Lavoreremo con grandissimo impegno per far sì che questa situazione possa evolversi al meglio".
Sui calciatori, la mentalità e la condizione fisica
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"Ci parlo spesso coi calciatori, sanno quale è la mia mentalità. All'interno della Fiorentina abbiamo uno staff che vigila i numeri degli allenamenti e delle partite, e tutto quello che è stato fatto a livello fisico è nella media della Serie A. A me, personalmente, piace vedere che un calciatore vuole migliorarsi. Non mi piace vedere, invece, giocatori che si piegano sulle ginocchia al venticinquesimo. Quando qualcuno sente che manca qualcosa, deve essere responsabile ed allenarsi. Questa è la mentalità che mi auguro possa pervadere il nostro club".
Su Pioli e Pradè
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"Ritengo che se uno va a prendere la cronologia degli eventi, dalle dimissioni di Pradè alla partita con il Lecce, sicuramente è stata ricca di eventi e comunicazioni. Per quanto riguarda Pioli, è stata una decisione sofferta e l'ammissione che abbiamo sbagliato tutti.Il mister è stato esonerato in maniera normale, non ha mai chiesto buonauscita, e ci ha detto sempre che si sentiva in grado di risolvere la situazione. È stata una decisione sofferta, e lo sono state anche le dimissioni di Pradè, anche perché lui mi aveva introdotto qui e ci avevo condiviso tante opinioni. Non posso che ringraziarlo da parte mia. Per quanto riguarda l'esonero di Pioli, comunque, abbiamo fatto un reset e valutato tutte le scelte fatte, le quali sono scritte oggi purtroppo nella classifica. Bisogna prenderne coscienza tutti".
Su Vanoli
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"Ci ha trasmesso una grande carica ed una grande volontà. Mi ha detto che conosce le strade di Firenze, e questo ha influito, perché ha vissuto in questa città. Mi ha detto che la Fiorentina è Firenze, e Firenze è la Curva Fiesole. Se la Curva ti sostiene puoi fare delle cose incredibili, se non lo fa è dura".
Sul rapporto con Pradè e sulle responsabilità
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"Abbiamo tutti una parte di responsabilità. Per 15 mesi ho parlato con Daniele Pradè, ed abbiamo parlato di tutto. Chiaramente esprimevo la mia opinione e esplicavo le mie mansioni e quello che mi era richiesto. Chiaramente si può essere d'accordo o meno, ma ci vuole il rispetto dei ruoli. Sono 15 mesi, comunque, che ho accettato di avere un altro ruolo come Direttore Tecnico prima e DS ora, bisogna però avere l'onestà intellettuale di dire che abbiamo sbagliato alcune cose".
Sulle esperienze passate e sulla decisione-Vanoli
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"Con il Perugia all'inizio eravamo in fondo alla classifica e poi arrivammo secondi. Con il Cosenza eravamo in una brutta situazione, ma ci siamo salvati. Poi a Reggio Emilia è andata bene, e questo è stato il mio percorso. Sono alla Fiorentina adesso, e sono pronto a prendere le mie decisioni, la prima è stata quella riguardante mister Vanoli. Ce la mettereremo tutta".
Sul nuovo Direttore Tecnico
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"Tra i miei collaboratori ci sarà sicuramente Rubino e poi valuteremo altre soluzioni col Direttore Ferrari".
Sul contratto di Vanoli
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"Il contratto è fino a giugno 2026, con opzione in favore della Fiorentina per il 2027. Vanoli ha accettato con entusiasmo, speriamo di poter uscire da questa situazione e dopo di pensare a costruire il futuro".
Sul comportamento che deve avere il DS
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"Firenze è una delle città/squadre più importanti del calcio italiano. La forza di un dirigente deve essere quella di ragionare con la propria testa, ascoltare allo stesso tempo i collaboratori, e poi estraniarsi e riuscire a prendere con calma le proprie decisioni".