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Galloppa: “Giocherà Martinelli. Ho avuto l’idea di stravolgere tutto”

Matteo Torniai Redattore 
La prima conferenza stampa di mister Daniele Galloppa da allenatore della Prima Squadra della Fiorentina

Parola al campo, come si suol dire, o meglio alla conferenza stampa. In quel di Magonza, va in onda la prima conferenza stampa del nuovo allenatore della Fiorentina, Daniele Galloppa. Le sue parole:

La chiamata in Prima Squadra

"La società me l'ha comunicato dopo l'allentamento della Primavera. Mi è stato detto di portare entusiasmo e serenità. Il mio compito non è niente di straordinario. Ho visto grande entusiasmo. Ho provato ad alleggerire a tutti un po' la testa. Spero di fare domani una grande partita".

Sensazioni 

"Se non mi fermo è meglio. C'è tanto da fare, ma va bene così. Con De Gea e Pablo Marì gli ho parlato, mentre passeggiavamo sul campo del Mainz, dell'emozione di respirare l'erba del campo. A me manca questo del calcio. Quando sei sul campo sei libero. Nella vita certe emozioni non le riprovi. Vorrei che i miei ragazzi possano vivere al massimo queste sensazioni".

Serve giocare bene o fare "la guerra" sportiva?

"A me piacerebbe giocare bene. In un giorno insegnare il tiki-taka è folle. Sono partito dalla mentalità. Si deve difendere da piccoli e attaccare da grandi. Vorrei vedere una squadra affamata in non possesso. Vorrei innamorarmi della squadra che vedo. Da giocatore mi ha sempre dato fastidio quando la palla l'avevano gli altri. La mia ispirazione? Ne ho vissuti tanti di allenatori, ma non voglio copiare nessuno. Ho sempre fatto quel che pensavo. Il buon calcio della Primavera è figlia di uno studio e della mia identità".

Sui titolari di domani 

"Giocherà Martinelli. Tatticamente non cambieremo molto. Cambierà l'attitudine. Firenze è una piazza molto critica. Le cose le fai quando hai gestione della palla. Quando gestisci, puoi permetterti di fare un certo tipo di aggressione all'avversario. Vorrei un po' più di gestione della palla."

Conquistare la panchina della Prima Squadra?

"Io voglio solo conquistare questi ragazzi in pochi giorni. Loro sono i protagonisti. Devono capire che davanti hanno una persona che ha sudato per essere qui. La società farà le sue valutazioni. Voglio che loro si possano fidare di me".

Sull'umore dello spogliatoio 

L'umore è di una squadra che non è contenta. Lo spogliatoio era chiuso quando sono arrivato. I ragazzi stavano parlando tra di loro. Bisogna ripartire da questo. La prima cosa che mi sono sentito di dirgli è: 'Se non ci aiutiamo tra di noi, non ci aiuterà mai nessuno'".

Il focus della squadra è sul campionato?

"Domanda sbagliata. La Fiorentina ha dimostrato che può essere protagonista in Conference League. Per noi domani è la priorità".

Cosa non si può sbagliare domani?

"Sicuramente l'atteggiamento. Saremmo folli in tal caso. Sbagliarlo vorrebbe dire non aver capito il momento. Bisogna stare dentro la partita sempre. In questi momenti gli episodi spostano l'umore. Col Lecce la squadra era partita bene, ma l'episodio ha un po' spostato tutto".

C'è stato un confronto con i giocatori su cosa non è andato sin qui?

"Abbiamo avuto un confronto umano, volevo capire quale era il momento mentale della squadra. Tatticamente volevo stravolgere tutto per dare uno scossone, ma ho avuto l'impressione di poter sembrare più protagonista rispetto a loro. Ci sarà qualche rotazione".