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VIOLA NEWS news viola conferenze stampa Pradè: “Passivo di mercato da 60mln. Kean mai in dubbio. Tifiamo… per Beltran”

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Pradè: “Passivo di mercato da 60mln. Kean mai in dubbio. Tifiamo… per Beltran”

Pradè: “Passivo di mercato da 60mln. Kean mai in dubbio. Tifiamo… per Beltran” - immagine 1
Daniele Pradè in conferenza stampa snocciola le cifre del mercato viola: "Spesi 92 milioni, incassati 30. E il monte ingaggi è salito"
Tommaso Ormini

Si è svolta a partire da mezzogiorno la conferenza stampa di fine mercato. A parlare al Media Center del Viola Park è stato Daniele Pradè. Il direttore sportivo della Fiorentina ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala. ViolaNews ha seguito la diretta testuale con tutti gli aggiornamenti domanda per domanda

"L'ultima volta che ci siamo visti si è dimesso il nostro allenatore. Dopo di che c'è stato il rinnovo di De Gea, Pioli, Fazzini, Viti Dzeko etc. Dopo di che abbiamo condiviso tutto insieme con il mister"

Avete mai avuto la paura di dover perdere Kean?

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"Siamo sempre stati trasparenti sulla storia di Kean. A Cagliari il presidente ha espresso la volontà di voler rinnovare il contratto e lui era molto felice. Abbiamo lasciato a lui la possibilità di scegliere fino al 15 luglio. Ci abbiamo creduto e scommesso sul ragazzo. Ci è costato 15 milioni comprarlo e il suo valore è cresciuto esponenzialmente. Il ragazzo ha sposato tutto di Firenze e della Fiorentina. La clausola sarà di 62 milioni di euro"

Siete soddisfatti del mercato?

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"Lo siamo eccome, abbiamo fatto tutto quello che avevamo programmato. Il presidente ci aveva dato una linea, e abbiamo patrimonializzato la nostra rosa. Abbiamo riscattato chi volevamo, Gosens, Fagioli e Gudmundsson. Il valore patrimoniale della rosa è raddoppiato. Siamo molto felici dell'inizio di questo percorso. Servirà tempo per vedere i risultati. Abbiamo solamente due prestiti come Viti e Nicolussi, ci aspettiamo molto da loro"

Ci può spiegare il mercato viola in attacco?

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"Per Piccoli il Cagliari ci ha chiesto 30 milioni. Alla fine con il tempo, dopo una lunghissima trattativa, ce l'abbiamo fatta. Per me 25 milioni per un attaccante come lui sono anche pochi. Roberto ci completa un attacco forte, insieme a Dzeko e Kean. Adesso starà a Pioli decidere come metterli in campo. Non abbiamo preso Piccoli per l'anno prossimo in vista di un'eventuale cessione di Kean, ma perché lo volevamo per quest'anno"

Qual è l'obiettivo?

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"Vincere qualcosa, abbiamo fatto tre finali ma le abbiamo perse tutte. L'anno scorso pur arrivando sesti non abbiamo ottenuto l'Europa League, che sarebbe stata una grande soddisfazione. Quest'anno abbiamo fatto un mercato che dà la dimostrazione di cosa vuole essere questa società. Abbiamo speso più di 90 milioni tra acquisti e riscatti, a fronte di 30 milioni di incassi dalle cessioni".

Sulla sua posizione?

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"Ci ho pensato a fare un passo indietro, il tifo è libero di contestare. Sono rimasto perché il presidente ha grande fiducia in me e  per la connessione che ho con tutto lo staff della Fiorentina, mai trovata così forte in carriera. Ce l'ho messa tutta in questo mercato, nessuno di noi ha fatto un giorno di ferie"

Sul monte ingaggi e sui rinnovi

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"È aumentato, solamente vedendo i rinnovi di De Gea e Kean. Su Mandragora ci incontreremo a breve per parlare del rinnovo. Dodò è un giocatore che ci dà gioia e divertimento, proveremo in tutti i modi a rinnovare. I rapporti con gli agenti non sono facilissimi, loro volevano un prezzo per poter essere ceduto. Noi lo vogliamo tenere e lui sta dando tutto per la Fiorentina"

Come avete scelto Pioli dopo Palladino?

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"Non ci sono retroscena. Le dimissioni di Palladino sono state inaspettate. Raffaele ha fatto un ottimo lavoro, 65 punti sono difficili da fare. Sono stato forse un po' troppo entrante in alcune situazioni, come a Monza, però fa parte anche del mio lavoro. Dopo di Palladino abbiamo pensato subito a Pioli, l'abbiamo chiamato il giorno dopo. Non volevamo altri, abbiamo puntato tutto su di lui. Ci ha dato subito carta bianca"

Su Gosens e Comuzzo

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"Abbiamo rifiutato per Gosens un'offerta irrinunciabile. Però volevamo tenerlo per ripartire da un gruppo di uomini di cui lui fa parte. Per Comuzzo abbiamo avuto un'offerta enorme, 35 milioni sono irrinunciabili, ce l'ha chiesto Simone Inzaghi. La sua scelta è da rispettare, non era pronto per prendere quel tipo di percorso. Adesso deve fare un step successivo e siamo felici che lui sia rimasto qui con noi. Comuzzo è una medaglia per noi a livello giovanile, così come Kayode sempre titolare in Premier League. Senza scordarci di Fortini, Kouadio, Kospo... Ndour che ieri ha fatto una partita incredibile. Abbiamo rifiutato tante offerte, anche per Pablo Marì e De Gea"

Come mai cinque esterni in rosa?

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"Da Parisi ci aspettiamo molto di più, e lui ce lo darà. Dall'altra parte c'è Dodo, e abbiamo preso un giocatore che volevamo da tempo come Lamptey. Su Fortini ci puntiamo tantissimo, adesso sta bene dopo l'infortunio e crediamo tanto in lui"

Il rapporto con i procuratori e Valentini

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"Lucci nella prima sessione alla Fiorentina ha portato Cuadrado, Badelj e Vecino, poi successivamente Muriel. Poi stop per tanti anni, fino all'anno scorso che abbiamo portato Kean a 15 milioni. Poi Dzeko a 0, Nicolussi a 1 milione di prestito e Piccoli su cui volevamo investire molto. Su Valentini abbiamo deciso insieme di farlo restare a Verona, visto che si è trovato molto bene lì. Un altro anno di crescita ci può stare. Successivamente abbiamo preso Viti"

Sul centrocampo

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"Abbiamo investito su Sohm e Fazzini, che sono due ottimi calciatori. Credo in Richardson, Sabiri è una bella scoperta. Abbiamo Mandragora, Fagioli che da Fagiolino deve diventare Fagiolone, ora anche Nicolussi. Abbiamo investito in tutti i ruoli"

Su Ceballos, Lindelof e Fortini

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"Fortini lo volevano tutti in Serie B e anche quattro squadre in Serie A. Per Lindelof avevamo fatto un'offerta, soltanto che la mancata cessione di Comuzzo ha bloccato la trattativa. Non abbiamo fatto una bella figura... Su Ceballos non c'è mai stato niente di concreto"

Su Beltran

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"A livello economico è andata male. Il ragazzo ha rifiutato il Brasile e la Russia per motivazioni valide. Lui si è sempre comportato benissimo con noi e quindi lo abbiamo fatto anche noi con lui. È ancora un nostro calciatore e gli auguro il meglio a Valencia, con cui abbiamo concordato bonus altissimi sui gol segnati. Esulteremo come se li facessimo noi"

Su Kessie e Alaba

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"Abbiamo avuto una chiacchierata con Franck. Aveva manifestato a Pioli di voler tornare in Italia a giocare, ma non ci sono mai state le condizioni economiche per prenderlo. Alaba? Tutte invenzioni"

Su Bianco e Martinelli

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"Bianco voleva giocare, ha scelto lui la Grecia anche se aveva offerte in Italia. Martinelli è forte e ha davanti uno come David De Gea e tanti preparatori bravissimi. Per lui sarà un anno importantissimo"

Su Kospo

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"È un calciatore che è stato seguito dal nostro scouting. L'ha voluto fortemente Angeloni, assieme al lavoro di Goretti. Siamo contenti di averlo preso"