Domenica alle 15:00 la Fiorentina sfida il Pisa nella quinta giornata del campionato di Serie A 2025/2026. I viola hanno necessità di trovare i primi tre punti in campionato dopo due pareggi e due sconfitte. Stefano Pioli presenta il match in conferenza stampa direttamente dal Media Center del Viola Park. Le sue dichiarazioni integrali a partire dalle 14:15:

La conferenza
Pioli: “Il rodaggio è finito. Dimostreremo che non siamo questi”
"Le manovre del dottore che aveva fatto a Lamptey avevano dato esito negativo. Poi però è stato trovato il legamento lesionato. Mi dispiace tantissimo per lui, si era inserito molto bene. Però è tranquillo, per fortuna. Purtroppo sono cose che accadono. Indicazioni di formazione trapelate? Succede sempre così. Ma non penso che il Como abbia vinto per questo. La partita c'è scappata fra primo e secondo tempo"
Preoccupazioni
"Sono concentrato e determinato nel lavoro per dare le migliori soluzioni disponibili. Sappiamo l'importanza del derby e sappiamo che questo non è l'inizio che volevamo. Ma dobbiamo tenere vivi i nostri sogni. Per far loro vedere la luce però ci dobbiamo sacrificare, ma lo sto vedendo nella squadra. Identità? Ho le mie idee e cerco di trasferirle ai miei giocatori. Gli interpreti che vanno in campo sono loro. Manca qualcosa in tutte le nostre componenti, ma non manca tanto. Abbiamo forzato un po' il lavoro dando un po' di priorità. Tutti ci aspettiamo miglioramenti"
Le reazioni
"Io faccio le scelte in base a quel che vedo e a cosa sento. Le prestazioni dei giocatori poi sono quelle che dettano le scelte. Io vado avanti cercando di schierare la squadra sempre migliore. I leader sono sempre sul pezzo e sempre disponibili. Mettono sempre tutto a disposizione per migliorare ciò che facciamo"
Giocatori sottotono
"Giusta valutazione. La crescita della squadra passa per la crescita dei singoli. Dobbiamo crescere come collettivo ma se ogni giocatore sale di livello lo fa anche la squadra"
Il derby
"Spero che tutti noi potremo dare una scossa per vincere la partita. Le vittorie danno fiducia e autostima. Sono quelle che creano l'ambiente positivo. Sappiamo quant'è importante questa sfida e cosa non siamo riusciti a fare fino a qui. Vogliamo dimostrare che non siamo questi. Ma un conto è dirlo, l'altro è farlo. Dobbiamo parlare poco. Vogliamo vincere la partita"
Kean
"Il rodaggio è finito. Le regole e i principi di gioco sono chiari. Fate troppa attenzione ai moduli. Non solo quelli che creano difficoltà. Moise non è un problema in questo momento, assolutamente. Può far bene sia solo che in tandem. Se c'è una priorità è quella di costruire e creare di più. Mi aspetto di trovare soluzioni diverse rispetto a quanto visto fino ad oggi. Se gli attaccanti toccano tanti palloni hanno più possibilità di far male"
Pochi tiri fatti, tanti subiti
"I numeri vanno contestualizzati, ma significa che abbiamo avuto difficoltà e che abbiamo concesso troppo. Il vestito non è ancora quello giusto, lavoriamo per sviluppare entrambe le fasi però. Lo stiamo facendo velocemente"
Le palle lunghe
"Non dico sia sbagliato a priori andare subito all'attaccante. Ma se l'avversario non pareggia gli uomini hai la possibilità di costruire e gestire da dietro. Abbiamo perso contro il Como anche perché ci siamo allungati troppo e ricorso troppo al rilancio. Se ti vengono a prendere alti ci sta di lanciare. Ma sono le letture da fare durante una partita. Col Como abbiamo mostrato uno spartito chiaro nei primi 45'. Non abbiamo sfruttato però le loro carenze difensive"
Dodò
"Certo che può giocare a destra, così come Comuzzo più decentrato nella linea arretrata"
Se ha visto una scintilla
"Fiorentina-Como come Atalanta-Milan? Troppe differenze. La settimana scorsa ho detto che avevamo lavorato bene. Adesso non lo dico più. ora conta solo domenica. Alcune partite, come quella di domenica, sono molto tese e serve saper vivere partite come questa"
Il percorso
"Per crescere bisogna sbagliare, e poi bisogna saper lavorare. Abbiamo fatto errori e sono sicuro che alzeremo il livello delle nostre prestazioni. Per me non manca tanto. Io ho delle buonissime sensazioni. Ma la cartina tornasole è la partita. Bisogna credere in ciò che si fa e dimostrare sul campo i risultati. I fiorentini non sono cambiati. Tutti mi rispettano, e io rispetto questa gente. Tutti mi incitano. Poi capisco che i tifosi non siano contenti, non lo siamo neppure noi. A Firenze se non accetti certe regole non ci stai. Ma questo non è e non sarà mai un problema. Dobbiamo meritare gli elogi della nostra gente. Sull'atteggiamento dei ragazzi non ho perplessità. Adesso va portato a casa qualcosa."
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