Il direttore generale della Fiorentina, Alessandro Ferrari, ha parlato in apertura della conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico e del nuovo direttore sportivo. Le sue parole:
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VIOLA NEWS news viola conferenze stampa Ferrari: “Pradè aveva già deciso. Mie dimissioni? Anno scorso sesti e c’ero io”
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Ferrari: “Pradè aveva già deciso. Mie dimissioni? Anno scorso sesti e c’ero io”
Le parole del direttore generale viola alla presentazione del nuovo tecnico e del nuovo direttore sportivo
Siamo molto contenti, è qua da pochi giorni e ci sta trasmettendo questa voglia di fare e fare al meglio. Siamo molto contenti del suo arrivo.
Kean
—Se un giocatore viene convocato e va in panchina è perché ci sono le condizioni di farlo scendere in campo, poi se il mister gli ha chiesto se se la sente di entrare. Poi purtroppo ha avuto un'altra botta. Sta facendo una fase di recupero e quando starà meglio lo faremo sapere.
Flop Pioli, gli obiettivi cambiano?
—La stagione che ci aspettavamo era diversa; non è successo e ne dobbiamo prendere atto. Abbiamo un presidente battagliero che ha già speso oltre 500 milioni. Ora non siamo nella condizione di negoziare un passo in avanti, siamo noi a doverlo costruire. Sono valutazioni che faremo con lui, ma il presidente fa le cose per portarle a casa. Siamo ancora nella possibilità di farlo, su più fronti.
Chi nell'organigramma dopo le dimissioni di Pradè?
—Al momento solo Raffaele Rubino che aiuterà Roberto Goretti.
Pradè
—Daniele decide già alla fine della scorsa stagione che il periodo alla Fiorentina andava verso la conclusione. Voleva chiudere in bellezza, non ha fatto credo un giorno di vacanza. Coi tifosi qualcosa si era rotto, aveva piacere di evitare di alimentare ulteriori polemiche, in cuor suo sperava di dare uno stimolo ulteriore ai ragazzi dimettendosi prima del Lecce. Ho visto passare situazioni ben più drammatiche nei miei otto anni, penso sia giusto riconoscergli quello che ha fatto e rispettare la sua decisione.
Esonero Pioli
—Quando arrivi a tante partite senza vincere, da una parte speri che ogni volta sia quella buona, ma d'altra parte bisogna anche valutare quale sia il momento migliore per permettere al nuovo tecnico di insediarsi al meglio. Abbiamo fatto una scelta e un mercato per alzare l'asticella. Poi c'è la realtà dei fatti e l'unico obiettivo ora è guardare in faccia la realtà che è l'ultimo posto ma anche Conference e Coppa Italia, mettendo un tassellino dietro l'altro.
Se ha mai pensato alle dimissioni
—No. Abbiamo fatto il record dei punti nella scorsa stagione e c'eravamo io Pradè e Commisso, nessun altro. Ho la fortuna di avere un presidente che mi dà fiducia e questo per me è di stimolo a fare sempre meglio; poi sarà eventualmente lui a scegliere.
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