Per il difensore forse è ormai impossibile ormai arrivare a Josip Sutalo. La Fiorentina non ama le aste, lo abbiamo visto per Grabara, e neppure i giochi al rialzo. La Dinamo non ha voluto chiudere a quindici più bonus, l’Ajax ha alzato l’offerta e queste settimane di attesa hanno allontanato la Viola. Gli olandesi sono arrivati a 23, bonus compresi, e dovrebbero avere chiuso. Ma anche senza il croato aspettiamoci un profilo simile, tutti sanno che la difesa viola ha bisogno di un grande giocatore da affiancare a Milenkovic, uno in grado di guidare il reparto. Mina è un’ottima alternativa, ha grinta, esperienza e porta gol su palle inattive, ma serve un terzo elemento di alto livello fermo restando la crescita del duttile Ranieri. Per chiudere su qualcuno probabilmente si aspetta anche l’uscita di Quarta che è stato a un passo dal ritorno al River, ma potrebbe andare in Spagna.
A centrocampo piace Nico Dominguez e lo sappiamo. Il Bologna lo avrebbe venduto in Turchia, anche lui aspetta una squadra più gradita e la Fiorentina è in cima alla lista. Si vuol fare una squadra molto argentina, piace la grinta degli argentini e non solo perché c’è Burdisso come grande ex nazionale ad attrarre i giovani connazionali. Sugli esterni l’attenzione è alta. Qui dipenderà molto anche dall’uscita che potrebbe coinvolgere Sottil dopo l’addio di Saponara. Italiano vuole almeno cinque interpreti del ruolo.
Per la costruzione della squadra, in sostanza, si pensa a un titolare e a una alternativa per tutti i ruoli. Sulla destra per Dodò non c’è un vice designato. I problemi di Pierozzi, purtroppo, hanno impedito la valutazione diretta. E’ cresciuto molto, ma la Fiorentina deve decidere se ha ancora bisogno di un anno in prestito o meno. Kayodè intriga, ma è molto giovane e a lui sì potrebbe far comodo un anno per giocare stabilmente. Nel caso si punterebbe sullo sloveno Stojanovic dell’Empoli, 27 anni. Si pensa anche ad uno scambio di prestiti e adesso che i rapporti sono tornati ottimi, tutto può succedere. E torno a Baldanzi.
Proviamo ad oggi il giochino della formazione? Christensen (Terracciano); Dodò (?), Milenkovic (Quarta), Mina (Ranieri), Biraghi (Parisi); Bonaventura (Castrovilli), Arthur (Duncan), Mandragora (Barak); Ikonè (Kouamè), Nzola (Beltran), Nico (Brekalo). Senza dimenticare Sabiri, Sottil, Amatucci e appunto Pierozzi che sta recuperando.
I casi Amrabat e Castrovilli
—Ma, come detto, dal mercato in uscita potrebbero arrivare altre soluzioni da cercare in entrata. Si deve, ad esempio, risolvere la vicenda Amrabat prima di affondare per Dominguez o altri. Che succede? Resto fermo al Manchester, l’offerta ultima dovrebbe arrivare in questi giorni. Escludo la Juventus, notizia uscita nelle ultime ore, che non ha soldi (Rocco vuole trenta milioni) e ne deve dare ancora tanti per Vlahovic (più di trenta), senza dimenticare che il giocatore vuole la Champions. Ma lasciamo comunque aperte tutte le soluzioni. La Fiorentina non si preoccupa, se Amrabat non porta trenta milioni e vuole restare, sarà un centrocampo più forte. Anche per Castrovilli sono giorni di riflessioni della società e del giocatore. Non ha problemi fisici, può giocare e questo è l’importante. Rinnova? Vuole andar via? Vedremo.
Aspettando Beltran
—E adesso veniamo alla gioia che hanno dato gli arrivi di Nzola e Christensen. Quei due o tre che mi seguono, sanno che ho dato per scontato l’acquisto da settimane perché il giocatore voleva solo Firenze, e da due anni lo consigliavo alla Viola (per quel che conto) avendolo visto straripante prima in serie B e poi in serie A con lo Spezia, sicuramente con le caratteristiche adatte al gioco di Italiano, suo mentore. Mi dicono che nel frattempo sia anche cresciuto caratterialmente. Ha soltanto 27 anni e in una squadra più tecnica come la Fiorentina può crescere ancora. Il portiere è giovane, ma con esperienza, grande fisico e personalità.
Per Beltran, che dovrebbe arrivare entro la settimana, c’è il consenso di tutto il mondo del calcio. Chi l’ha visto dal vivo, chi lo conosce, parla di un grande colpo. Ha soltanto 21 anni e vedendolo in tv mi ha impressionato la rapidità di testa, è velocissimo nel capire come si muove l’azione e di conseguenza rapido di piedi. Gioca per la squadra, ma poi vede la porta e sembra non aver paura di nessuno, grande carattere. Non credo sarà un problema capire il calcio italiano e impadronirsi del ruolo. E’ alto soltanto 1,75, questo è vero, ma supplisce con tecnica e velocità. Capiremo come si muove e che calcio pensa, ma trovando gli equilibri, in certi momenti e in cwrte partite, potrebbe forse essere anche un sottopunta nel 4-2-3-1. Non voglio anticipare nulla, fatemelo vedere dal vivo.
Quello che mi ha divertito di più in questi giorni è stata però la retromarcia, le inversioni, i tentativi di recupero, il riposizionamento dei Soliti Noti che fino a una settimana fa (ricordate il post Newcastle?) sparavano a zero sul mercato viola puntando sui tanti soldi in cassa, facendo capire che Rocco non vuole spendere, che siamo all’autofinanziamento. E pensare che invece è tutto così chiaro dal dieci di giugno, ma poi dovevano fidarsi della serenità e della fiducia dell’allenatore che conosce i programmi e sa delle promesse di Rocco Commisso che gli ha garantito che avrebbe fatto una squadra forte. Molto forte. Le premesse ci sono tutte, ma facciamo completare il lavoro per apprezzare fino in fondo idee, intuizioni e investimento. Fate cose di calcio, ricordate?, era un mio vecchio slogan. Le stanno facendo e bene. Diciamolo allora, che problemi avete?
A proposito, a un anno dal mio arrivo in questo giornale online, il più seguito nel mondo viola, voglio ringraziare il Popolo di Violanews della sua grande fiducia. E pure tutti i giovani colleghi di Violanews con il direttore Pestuggia in testa. Anche il mio ultimo editoriale ha sfondato il tetto dei quarantamila lettori, siamo un piccolo esercito che pensa viola in positivo.
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