This is the end, cantavano i Doors. Un finale atteso, ma di cui avremmo fatto volentieri a meno. Lucas Torreira lascia Firenze e la Fiorentina. Lo fa con una lettera strappalacrime pubblicata su Instagram. Strappalacrime sì, ma anche al vetriolo. “Sappiate, che ho fatto di tutto il mio meglio per continuare a far parte di questo club, ma purtroppo c'è stato chi, agendo secondo la mia comprensione in modo negativo, è riuscito a impedire che ciò accadesse ed è per questo che devo andarmene”. E’ questo il passaggio chiave del messaggio scritto dall’ormai ex viola. La domanda, allora, sorge spontanea: chi è il colpevole? Forse alla base di tutto, come spiegato dalla TG Rai Toscana, ci sono dei contrasti tra il giocatore e Vincenzo Italiano.
Addio doloroso
Barone e quella frase che proprio con l’addio di Torreira non va d’accordo
Una cosa è certa: la gestione dell’affaire Torreira non convince, nasconde punti oscuri destinati, probabilmente, a restare tali. La Fiorentina aveva un’opzione di riscatto a favore. Perché ha deciso di non esercitarla? Servirebbe chiarezza, ma chissà se verrà mai fatta. Il rischio di andare incontro a un'altra vicenda Gattuso o Vlahovic è concreto.
Fatto sta che Torreira appartiene già al passato. Sostituirlo non sarà semplice. Perché l’uruguagio non sarà un fenomeno, ma ha dimostrato di avere caratteristiche uniche e preziose. Geometrie, visione di gioco, inserimenti nell’area avversaria e gol. 5 quelli segnati nella scorsa stagione. Mica pochi considerando che di mestiere fa il play e non l’attaccante. Potrebbe essere Grillitsch(SCHEDA) il suo erede, ma la trattativa ha subìto dei rallentamenti, senza considerare che l’austriaco interpreta il ruolo di regista in maniera diversa rispetto a quanto fa Torreira. “Lavoriamo per migliorare” ha detto Joe Barone pochi giorni fa.Ovviamente ci auguriamo di sbagliarci, ma il mancato riscatto di Lucas non ci sembra vada nella direzione di un miglioramento della Fiorentina.
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