Due centrocampisti adatti a Palladino
—È ormai noto che Palladino non gradisca il classico regista nel suo centrocampo ideale, cosi a Monza e cosi sarà a Firenze. Lo possiamo intuire anche dai nomi accostati al mondo viola in queste settimane. McKennie è un centrocampista moderno, capace di giocare in tante zone del campo. Giocatore di velocità e frequenza, non disdegna gli inserimenti in aera di rigore, ma anche i ripiegamenti in fase difensiva. All'occorrenza capace di essere adattato da trequartista e addirittura da quinto di centrocampo (nel caso della Fiorentina al posto di Dodo/Kayode). Totalmente diverso il suo connazionale Tessmann (in questo momento impegnato alle olimpiadi). Centrocampista totale, alto 190cm, capace di unire l'impostazione al tiro dalla distanza. Una coppia che si assortirebbe benissimo nell'idea di centrocampo del tecnico campano, totalmente diversa dal suo predecessore. Forse è stato proprio questo il motivo principale della rivoluzione compiuta dalla società a centrocampo. Bonaventura non avrebbe avuto un ruolo ben definito e Arthur, tra cartellino ingaggio e problemi fisici, era impensabile riscattarlo.
Cambiano anche le strategie
—La Fiorentina vuole aggiungere muscoli al centrocampo, lasciando più spazio ai suoi funamboli dalla trequarti in su, magari avvicinando anche gli stessi quinti nelle zone offensive del campo. L'idea di Palladino è interessante e totalmente diversa da quella di Italiano. I due interessamenti statunitensi, oltre agli acquisiti di Pongracic, Kean e Valentini (a gennaio), raccontano di una campagna acquisti mirata alla funzionalità dei singoli all'interno degli schemi tattici di Palladino. Forse proprio questo è mancato negli ultimi anni. Le cose sembrano cambiate. La fiducia è tanta, adesso serve completare la rosa al meglio. Intanto ecco Colpani
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