Un piccolo bilancio delle due uscite della Fiorentina in Europa contro due squadre dell'isola mediterranea
Chiediamo scusa se il gioco di parole è troppo aulico, ma ci pare davvero calzante. Se conoscete il significato della parola "coprolalia", andate direttamente al paragrafo successivo, altrimenti ecco spiegato in breve: coprolalia è una condizione di cui soffrono anche vip come Alessandro Borghi e Diana Del Bufalo, che consiste nello stimolo di dire cose inopportune quando ci si trova in imbarazzo. Facendo un witz, un gioco di parole appunto, con Cipro, viene fuori "Cipro-lalia", che qui non è riferito a qualcosa di brutto, ma solo in maniera neutra agli esperimenti portati sul campo da Raffaele Palladino contro i ciprioti dell'Apoel a Nicosia e del Pafos al Franchi nell'arco di poche settimane.
Nell'isola, abbiamo visto Parisi alto a sinistra e Richardson da trequartista; stavolta è toccato a Quarta mediano. Esperimenti, questi, che un po' sono figli delle idee del tecnico, un po' delle inclinazioni dei giocatori, molto delle contingenze con infortuni, condizioni da gestire, rotazioni da effettuare e seconde linee da tenere sulla corda (ma Kayode?). A Nicosia Sottil e Beltran erano da preservare almeno inizialmente perché in campionato l'italiano serviva largo e l'argentino nel mezzo, date le indisponibilità di Cataldi (Bove nel mezzo) e Gudmundsson; ora l'islandese è più vicino al rientro, quindi il Vikingo in campo e Cataldi a riposo, con Quarta nel mezzo dato che anche Richardson è out. Quindi un po' di inventiva e un po' (tanto) di necessità virtù. La classifica di Conference sorride, pur non a trentadue denti, e adesso si potranno affrontare le ultime due gare con la qualificazione almeno ai playoff in mano. Con leggerezza.