Unica pecca, dobbiamo dirlo, di un mercato che anche oggi ha fatto la differenza: Gosens in gol, De Gea decisivo a togliere dalla porta il colpo di testa di Vasquez che poteva valere il pareggio. Finché Kean c'è, la Fiorentina può fare a meno anche di Gudmundsson, grazie alla vena di Beltran che ha ispirato il gol della vittoria. Ma se non c'è Moise, né il Vikingo, né Kouamé sono minimamente paragonabili e presentabili in una squadra che allo stato attuale delle cose viaggia al ritmo delle migliori.
Tra le tante note positive di oggi, come tre punti nonostante le assenze, l'esordio di Rubino, la classifica e la risposta di Quarta rispolverato al posto dell'acciaccato Comuzzo, questo è l'unico campanello di allarme. Ci siamo sentiti in dovere di sottolinearlo, perché se anche questo difetto venisse sanato, ci potremmo togliere davvero delle belle soddisfazioni. Speriamo solo che Kean rimanga integro da qui ai prossimi due mesi, senza giocare altri scherzetti come quello di questo Halloween.
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