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L'UNICO NEO

Kouamé, due 9 sulle spalle ma nessuno nel sangue: senza Kean il gol è da inventare

Kouamé, due 9 sulle spalle ma nessuno nel sangue: senza Kean il gol è da inventare - immagine 1
Abbassiamo la lente di ingrandimento su un particolare della vittoria della Fiorentina a Genova
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Questo commento NON vuole essere una facile critica nei confronti di Kouamé, quanto la constatazione di una realtà. Certo, la prestazione è insufficiente (LE PAGELLE) come lo è stata altre volte nell'arco delle 100 toccate proprio oggi in Serie A con la maglia viola, però scagliarsi contro l'ivoriano cresciuto calcisticamente a Sesto Fiorentino ha senso fino a un certo punto. Nel momento in cui viene designato come attaccante centrale di riserva, è di fatto sollevato da parte delle colpe che può avere se non segna. Perché un riferimento offensivo, lui, non lo è mai stato.

99 è il suo numero, due volte 9, ma in realtà nelle sue caratteristiche di 9 c'è poco. Italiano lo impiegava a sinistra, in passato ha giocato spesso in coppia con un attaccante più forte fisicamente. Non è nelle sue corde fare reparto, non riesce a portare peso, ma non lo scopriamo certo oggi: cento partite in Serie A, qualcosa meno all'inizio dell'estate, non sono bastate a giudicare che fosse necessario un altro attaccante a fare da alternativa a Kean. Fatto undici, insomma, si poteva fare 12, anche se sappiamo che non è una bazzecola trovare un giocatore che accetti un ruolo di secondo piano. Ma certo non era impossibile, considerando anche il palcoscenico dei gironi di Conference, che Palladino sta affrontando con la squadra "riserve".


Unica pecca, dobbiamo dirlo, di un mercato che anche oggi ha fatto la differenza: Gosens in gol, De Gea decisivo a togliere dalla porta il colpo di testa di Vasquez che poteva valere il pareggio. Finché Kean c'è, la Fiorentina può fare a meno anche di Gudmundsson, grazie alla vena di Beltran che ha ispirato il gol della vittoria. Ma se non c'è Moise, né il Vikingo, né Kouamé sono minimamente paragonabili e presentabili in una squadra che allo stato attuale delle cose viaggia al ritmo delle migliori.

Tra le tante note positive di oggi, come tre punti nonostante le assenze, l'esordio di Rubino, la classifica e la risposta di Quarta rispolverato al posto dell'acciaccato Comuzzo, questo è l'unico campanello di allarme. Ci siamo sentiti in dovere di sottolinearlo, perché se anche questo difetto venisse sanato, ci potremmo togliere davvero delle belle soddisfazioni. Speriamo solo che Kean rimanga integro da qui ai prossimi due mesi, senza giocare altri scherzetti come quello di questo Halloween.

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