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Kean, prestaci un po’ del tuo ottimismo. Se anche la fortuna volta le spalle…
Preferiamo di gran lunga avere un attaccante che guarda al futuro con ottimismo nonostante la classifica della Fiorentina piuttosto che un muso lungo, ci mancherebbe. Anzi, le parole di Moise Kean sono un bel segnale all'ambiente, compatto dopo una sconfitta, quella contro la Roma, tutto sommato immeritata. Tuttavia una sconfitta è una sconfitta, e in questo caso si tratta della terza consecutiva su tre partite giocate in casa, mentre fuori sono arrivati soltanto tre pareggi.
"Sono tanto fiducioso e ottimista, siamo un'ottima squadra, possiamo fare bene", dice Moise in conferenza stampa. Applauso alla forza d'animo di questo ragazzo che non si fa buttare giù dagli eventi come dai difensori avversari, facendo una scrollata di spalle di fronte al terzultimo posto in concomitanza col Verona e davanti soltanto a Genoa e Pisa (che non è andato lontano dal battere proprio la Fiorentina nel derby una settimana fa).
La squadra la vede lui, la vede Pioli tutti i giorni, non la vediamo certo noi, quindi non possiamo fare altro che chiudere gli occhi e aggrapparci a parole come quelle dell'attaccante e del tecnico: "La prestazione c'è, il risultato no, la Roma ha la miglior difesa d'Europa e non siamo andati lontano dal far loro due gol". Va bene, hanno una grande difesa, ma anche un attacco che fa una fatica tremenda a segnare, e quando si va in vantaggio contro una squadra che fa fatica a segnare è ancora più importante fare di tutto per mantenerlo. Invece questo attacco ha fatto due reti in trasferta, quando ne aveva contate appena 5 in 5 partite di Serie A fino ad oggi.
Le cose da cui ripartire per lavorare nella sosta ci sono eccome: Kean ritrovato, le occasioni create e i legni colpiti contro quella che fino a prova contraria è la prima in classifica (andando avanti così non lo resterà a lungo, ma tant'è). Eppure la Fiorentina è in zona retrocessione e ci resterà per i tanti giorni di sosta, dopodiché andrà in casa del Milan, ospiterà il Bologna e infine tornerà a Milano per sfidare l'Inter. Astraete per un secondo dalla classifica e domandatevi quanti punti vi aspettereste da un trittico del genere. Pochi, probabilmente. E adesso aggiungete questi pochi punti ai 3 attuali. Se i risultati delle prossime tre partite di campionato rispetteranno i valori attuali, alla nona giornata di campionato e quindi a circa un quarto di campionato, l'ottimismo di Kean rimarrà tale? Risposta: solo se nell'arco di due settimane cambierà qualcosa di importante. E se la fortuna tornerà, come ha fatto a Pisa, a sorridere ai viola.
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