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VIOLA NEWS esclusive shot on target Il solito sVARione non distragga: la “corsa” alla colpa e il coro umiliante della Sud
RITORNO (INCOMPLETO) A PALLADINO

Il solito sVARione non distragga: la “corsa” alla colpa e il coro umiliante della Sud

Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 
Restare lucidi è difficile. Ci proviamo dopo il ritorno da San Siro, tra frustrazione e scoramento

Non ci siamo concentrati troppo sull'episodio Var che ha caratterizzato Milan-Fiorentina nel video commento a caldo (in alto) per due motivi: numero uno, dalla tribuna stampa sembrava qualcosa di un po' meno evidente; numero due, c'è sempre modo di tornare su altri aspetti in forma scritta con un po' più di calma. Ora, il rigore non c'era e siamo tutti d'accordo, anche gli esperti arbitrali. La Fiorentina si lamenta, esattamente come aveva fatto nella stagione scorsa contro l'Inter per un pallone uscito nettamente prima dell'angolo dell'autogol di Pongracic, e non succede mai nulla. Marinelli verrà fermato? Tornerà, com'è anche giusto che sia. Tutti sbagliano, ci mancherebbe. E' che non si vede proprio la fine del tunnel delle polemiche arbitrali.

Non si può appellarsi all'episodio

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Così come non si vede la fine della crisi della Fiorentina. C'è da riconoscere che Pioli ha ragione nel dire che non gira affatto bene e che le ultime due sconfitte sono arrivate contro due squadre, Roma e Milan, che vincendo contro la Fiorentina hanno guadagnato prima i giallorossi e poi i rossoneri il primo posto in classifica. Poi le altre due sconfitte: il Napoli campione d'Italia e il Como che ha mandato in crisi la Juventus ieri a pranzo. Il problema non è aver perso queste quattro partite, ma non aver vinto le altre tre contro Cagliari, Torino e Pisa. Il livello degli avversari in calendario calerà mediamente, ma non lo farà (in campionato) prima di fine mese: ora arrivano Bologna e Inter in tre giorni dopo il Rapid Vienna in Conference e c'è da aspettarsi ancora un bel po' di mazzate. "Non ci vorrà poco, ma ne usciremo". Pioli continua ad essere sicuro di poter invertire la rotta, per il momento la via scelta è quella del ritorno a Palladino: 3-6-1, Kean da solo, difesa bassa e tanto sudore. Calcio basico, insomma. Questo passa il convento, evidentemente, e se è l'unico modo per provare a fare risultati c'è da farselo andar bene. 

Questione ulteriore: il modo di difendere somiglia tanto a quello visto la stagione scorsa, linea bassa e ripartenze con l'attacco alla profondità di Kean, ma la fase offensiva, quella non la recuperi così velocemente ai livelli da far segnare 25 gol al tuo attaccante dopo un paio di mesi che lavori su altro. E' diverso il vertice basso, tanto per cominciare, e questo quando hai la palla si dovrebbe sentire: Nicolussi può far bene ma ha bisogno di tempo, è arrivato con un progetto tecnico e ora la rotta è cambiata per cercare di uscire dalla tempesta. E poi Gosens, che pure ha segnato, ha noie fisiche che lo limitano, il che è un problema non da poco se guardiamo alla continuità che ha avuto nei mesi primaverili da quinto.

Il ping pong della colpa e uno spettro "cantato" dai Milanisti

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Di chi è la colpa? Una domanda che abbiamo sentito spessissimo in passato, in situazioni più o meno gravi. Quasi mai dalla Fiorentina hanno risposto, invece dopo quest'ultimo ko lo hanno fatto in due: il ds Pradè se l'è presa tutta, confermando Pioli, mentre l'allenatore ha messo se stesso e in seconda battuta i suoi giocatori sul banco degli imputati facendo in parte scudo al suo dirigente. Una dimostrazione di unione, nessuno scaricabarile, ma il pericolo, nonostante siamo a due terzi di ottobre e nonostante nessuno ci voglia pensare, lo hanno cantato quelli della Curva Sud appena dopo il fischio finale: "Tornerete, tornerete in Serie B". Sembra davvero impossibile, davvero. Chi scrive vi assicura che non riesce proprio a immaginarsi come questi giocatori possano rimanere nelle acque in cui attualmente navigano per mesi e mesi, ma è pur vero che nel 1993 la Fiorentina è retrocessa con in rosa Effenberg, Laudrup e Batistuta. Ah, sì, e un certo Stefano Pioli in difesa. Altro calcio, altre storie. Certo che pensare che quella squadra dopo 13 giornate era seconda e questa dopo 7 è ultima...