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Cooperare
—Come ovviare? Ognuno deve metterci del suo. Lo stesso allenatore deve essere incisivo come è riuscito ad esserlo nella seconda metà di settembre, quando ha trovato la chiave giusta per i tre mesi successivi. Ne serve un'altra. I giocatori devono essere più altruisti (altro virgolettato di Palladino), mentre la società deve confermarsi pronta a tornare sul mercato, come assicurato in tempi non sospetti da Rocco Commisso.
Riassopirsi
—Il sogno è finito, nel senso che ci siamo svegliati. E' evidente, ora la Juventus ha gli stessi punti e arriva lo scontro diretto con loro in casa e l'inerzia a loro favore. Ma chi l'ha detto che, una volta risvegliati da un sogno, non ci si possa coricare nuovamente, ricadere tra le braccia di Morfeo e riprendere la visione onirica con più forza di prima? E' ancora presto per gettare la spugna, anche perché la classifica, ora come ora, dice Europa League e anche questa va difesa con le unghie e con i denti in attesa di capire se il quinto posto varrà o no la Champions.
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