NON ERA PANA PER I LORO DENTI

2+2 fa quarti: perché si può sperare in un gran finale di stagione (e perché no)

Palladino
La vittoria è arrivata nel momento più delicato: spesso siamo stati illusi e si sono riproposti vecchi problemi, ma c'è ancora margine per costruire un finale di stagione entusiasmante. Anche se a questo punto è difficile, davvero
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

La Fiorentina ha fatto la Fiorentina: al netto del momento difficile ammesso da Gosens alla vigilia dei quarti di finale di ritorno di Conference League, i viola sono superiori al Panathinaikos e lo si era visto anche all'andata, pur nella sconfitta. Il 3-1 maturato sotto il diluvio del Franchi è un risultato nel complesso corretto, perché i greci hanno meritato un gol ma ne avrebbero potuti subire di più nel primo tempo. Per cui, il percorso europeo continua almeno fino al 17 aprile, data del ritorno contro i campioni di Slovenia in carica del Celje, che hanno eliminato il Lugano ai rigori.

Momento clou

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Penseremo a tempo debito alla doppia sfida contro Karnicnik e compagni (che intanto vi abbiamo presentato nel nostro approfondimento), ma adesso vogliamo riflettere sulla stagione della Fiorentina e su quello che ancora può dire. Nella mattinata di ieri sul nostro seguitissimo profilo Instagram sondavamo un po' le vostre impressioni, a poche ore dai quattro giorni della verità: con due sconfitte tra Pana e Juve, il 2024/25 sarebbe stato da considerarsi idealmente concluso, e invece la coppa ci ha visto passare. Se arrivasse una vittoria anche in campionato, contro i sempre avversi bianconeri? In quel caso, Palladino andrebbe a quattro punti da Motta, con una tra Lazio e Bologna (o entrambe in caso di pareggio) che verrà rallentata dallo scontro diretto. Mal che vada, quindi vincesse la Lazio, battendo la Juve i viola sarebbero a sei punti dalla Champions League con gli scontri diretti a favore. Non facile, ma nemmeno impossibile avendone a disposizione altri 27.


Perché ci si deve credere

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A quel punto, però, servirebbe una continuità che la banda Palladino ha avuto soltanto dal 22 settembre al 1 dicembre. Non vogliamo andare troppo in là, sarebbe chiedere la Luna, ma se il tecnico ha ragione, e quindi se ha capito, come ha dichiarato, qual è il problema che porta la squadra a calare nei secondi tempi, e se saprà sfruttare la serata di oggi come propellente per cavalcare l'inerzia, allora potremmo avere ancora molto di che scrivere da qui alla fine di maggio. In particolare hanno colpito i movimenti dei quattro giocatori nevralgici nel nuovo 3-5-2 studiato per questa fase: Cataldi, Fagioli, Mandragora e Gudmundsson, coi primi due che palleggiano, il terzo che un po' li aiuta e un po' si sgancia e l'islandese libero di svariare. 2+2, l'ha chiamato Palladino riferendosi alle posizioni arretrate e avanzate. 2+2 fa 4, 2+2 fa... quarti.

Perché, d'altro canto, è parecchio dura

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Però, però, c'è da dire che dopo il Celje ci sarebbe con ogni probabilità il Real Betis di Siviglia, che ha appena schiantato 0-4 il Vitoria SC in Portogallo. Ve lo ricordate il Vitoria, no? Quelli che ci sono arrivati sopra e che ci hanno dato parecchio filo da torcere in League Phase. Ecco, Bakambu, Antony e Isco li hanno strapazzati. E anche superando gli andalusi e andando a Breslavia per la terza finale in tre anni, ci si parerebbe davanti al 99% il Chelsea, una squadra totalmente fuori categoria che si è permessa il lusso di escludere dalla lista UEFA il miglior giocatore (Cole Palmer) nei primi mesi della stagione. Sognare non costa nulla, ma delle tre Conference che abbiamo vissuto questa è sicuramente quella col finale più difficile. E in campionato? La Roma ha rimontato e non ha più l'Europa League dopo l'eliminazione patita ad opera dell'Athletic Club, il Bologna e la Lazio stanno meglio e la Juventus ha un vantaggio notevole. Poi c'è il Milan, che sta sotto ma ha una rosa superiore. La Fiorentina anche stavolta ha sofferto per un tratto non trascurabile di partita: se non impara a gestire meglio certi momenti, la strada rimane impervia. Passa ancora una volta moltissimo dalla prossima partita: approcciare la Vecchia Signora con l'atteggiamento visto contro il Panathinaikos sarebbe un primo passo verso questo clamoroso, nuovo ribaltone stagionale.

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