A centrocampo ci saranno l'instancabile Coulibaly, e il redivivo Bohinen. Lo svedese era stato fondamentale nella corsa salvezza di due anni fa, quella di Sabatini dietro la scrivania. Poi si era eclissato, e adesso è tornato fondamentale con le sue geometrie. Gli esterni di spinta sono Bradaric e Mazzocchi, quest'ultimo addirittura chiamato in azzurro recentemente. In avanti c'è Kastanos, che Paulo Sousa in un momento di sana follia definì come il: "Nostro Bernardo Silva". Ma soprattutto c'è Candreva che dopo l'incontro con Conte all'Inter ha cambiato vita calcistica. In tre anni si è fatto l'esterno di centrocampo a 5, il laterale nel 4-4-2 con Ranieri, la mezz'ala a Salerno con Sousa, e adesso il trequartista di qualità. Duttile ed efficente, il sogno di ogni allenatore. Lui è l'uomo più pericoloso, soprattutto con le sue conclusioni d fuori. Ma Dia? Certo non ce lo siamo dimenticati. Il senegalese è in dubbio e non si sa se giocherà. I tifosi viola faranno gli scongiuri, visto che lo scorso anno Dia in 2 partite ha punito Italiano 4 volte, e speriamo che non purghi ancora a Fiorentina, come recitava una famosa t-shirt di Totti. Al suo posto potrebbe giocare Ikwuemesi, e no, non è Stewart che al suo arrivo a Salerno salutò i tifosi della Fiorentina, con una gaffe incredibile.
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