Michael Kayode si sta prendendo il Brentford, dopo alcuni mesi di adattamento. Verrà riscattato? Ne abbiamo parlato con chi lo conosce bene
Come sta andando l'avventura di Michael Kayode in Premier League? I primi mesi nono sono stati semplici per lui, l'adattamento con il calcio inglese è sempre difficile. Ma nelle ultime settimane sta trovando spazio, e Thomas Frank gli ha conceso minuti di livello. Noi ne abbiamo parlato con Andrea Ritorni, chief scouting della Vigo Global Sport di Claudio Vigorelli, e scopritore del giocatore, che in questi anni ha seguito il ragazzo da vicino.
In queste ultime settimane Kayode si sta ritagliando uno spazio importante, come lo vedi?
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"Mike è molto felice, lo vedo contento. Si è ritrovato il primo Mike, quello che marcò benissimo Kvara dopo poche partite in Serie A. Fisicamente è al top, e psicologicamente è eccezionale. In difesa è diventato un muro, è molto difficile prenderlo di infilata in 1vs1, ultimamente ha affrontato Garnacho, che è stato praticamente annullato. Contro lo United ha fatto una grande partita, sia difensivamente che offensivamente. Ma è dalla sfida contro l'Arsenal che c'erano sensazioni positive. Sai... vai in Inghilterra, cambi modo di vivere, e tanto di cappello a Thomas Frank. Poi nel calcio inglese può succedere di tutto, hanno un'altra intensità. Sono già alcune partite che parte titolare, ha preso continuità, e gliel'hanno data tutti lì, i tifosi, l'allenatore, la presidenza. Sta ritornando il Mike che conosciamo, quando uno ha delle qualità le ha. Ha avuto un momento di down, ma sta lavorando molto dal punto di vista tattico, tecnico, e della coordinazione. Io lo sento sempre, lui è molto felice. Ieri si è guardato la Fiorentina, ed era molto dispiaciuto dell'uscita dalla Conference. Lui non ha mai rinnegato la Fiorentina"
L'adattamento alla Premier non è stato semplice. Come ha reagito il ragazzo alle difficoltà iniziali?
"Lui ha lottato, bene, con difficoltà. Appena è arrivato è stato tanto tempo in panchina, poi ha debuttato, ed ha giocato dopo alcuni mesi contro l'Arsenal. Per lui è stato un sacrificio, a Firenze era stato poco impiegato nella prima parte di stagione, poi un giocatore può arrugginirsi. Con l'apporto anche mio ha superato bene il periodo duro, ma sono stati bravi al Brentford. Il calcio inglese è un'altra cosa, ha fatto delle buone partite con l'under 23. Io sono contento per lui davvero, come giocatore ha ritrovato se stesso, sta migliorando tatticamente e si sta sgrezzando tecnicamente. Ricordiamoci che si parla di un ragazzo di 20 anni."
Quali sono le tue sensazioni sul possibile riscatto? Il Brentford vi ha comunicato nulla?
"Ancora no. Bisogna aspettare che finisca la stagione, e lì il Brentford farà le proprie valutazioni, quelle più funzionali alle proprie logiche. Kayo è ancora della Fiorentina, è in prestito al Brentford. Lui segue la Fiorentina pure da qui, deve solo pensare a fare bene. Cosa succede si vedrà, non ho la sfera magica. L'altro giorno ero al Viola Park e ricordavo quando lui ha lasciato la Fiorentina, ed aveva la commozione nel viso. Si sente spesso con dei giocatori che erano alla viola con lui in Primavera".