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Che Forza questo Francesco!

Chi è Forza, l’Under 17 che tiene all’amo le difese: la pesca, gli inizi e… Gosens

Forza
La nostra lente di ingrandimento si posa sul profilo di un giovane attaccante dell’Under 17, Francesco Forza.
Marta Bucalossi Redattrice 

È arrivata la sosta per gli impegni delle nazionali, c’è il bel tempo e decidi di passare un pomeriggio al lago. Arrivato lì vedi un giovane ragazzo a pescare in solitaria. Ti chiedi chi possa essere e cosa ci faccia lì da solo: e se fosse un attaccante della Fiorentina Under 17? Ve lo garantiamo, è uno scenario plausibile se si tratta di Francesco Forza. Un ragazzo tranquillo, con la testa sulle spalle e un sogno da coltivare: classe 2008 di San Piero a Ponti, Campi. Una vita a conciliare passioni, scuola e vita privata. E a segnare gol come quello che ha sbloccato l'ultima sfida contro il Bari.

Francesco dentro al campo

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Che poi Forza non è solo il suo cognome, ma anche l’attributo che gli è servito a livello d’animo nei primi tempi alla Fiorentina. Arrivato a 12 anni dalla Pistoiese, durante il periodo del Covid, la sua esperienza in maglia viola è iniziata tra lezioni online e allenamenti senza contatto. È un giocatore di quelli che non salta all’occhio, ma che con resilienza si sta facendo strada nelle giovanili: dall’Under 14 dove era finito in seconda squadra, passando per l’Under 15 con pochi minuti giocati, fino all’Under 17 e ai suoi 4 gol al Frosinone (7 in totale). Un percorso non facile non senza qualche riflessione: ma è davvero il posto giusto? D’altronde però la Fiorentina ha tutte le strutture per far bene, per crescere al meglio. “Se non qui, dove?” si è risposto Francesco. Certo, non è un buon motivo per sentirsi arrivati: ma non c’è pericolo con Forza, un giocatore che senza mai mollare si è ritagliato il suo spazio.


Un attaccante duttile, che davanti può ricoprire tutti i ruoli, dall’esterno alla punta. Quest’anno l’Under 17 attacca a due e spesso i titolari sono Forza e Tonti: il primo con un ruolo di raccordo e il secondo con più gol all’attivo. Gol? Si, anche a grappoli come contro il Frosinone, ma ciò che non deve mai mancare sono assist, umiltà e soprattutto sorriso, come il suo idolo Neymar, del quale cerca di riproporre alcune giocate. Il sorriso, si, perché per Francesco il calcio è prima di tutto divertimento.

E prima di diventare calciatori con le doti lo si diventa con la testa. Per questo più che sugli aspetti tecnici e tattici, Forza, punta sul carisma, la fame e la mentalità.

Il "legame" con Gosens

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Mentalità che è la stessa caratteristica che apprezziamo in Robin Gosens, con il quale condivide l’agenzia di procura MVP United dell’agente Gianluca Mancini. È stato un ingresso un po’ casuale, quello di Forza nella scuderia di Mancini, non diretto ma funzionale alla nascita di un percorso promettente. L’agenzia è costantemente informata sull’andamento degli allenamenti e delle partite di Francesco. Ma lui cerca di non percepirla come una fonte di pressione e di starne più fuori possibile pensando al campo: il resto viene dopo.

E fuori dal campo?

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Della pesca abbiamo già detto: momenti preziosi da dedicare a sé stesso, rilassarsi e svuotare la mente. Perché si, parliamo di un tranquillissimo ragazzo di 17 anni che pensa alla scuola e al calcio, ma alla soglia della maggiore età ci sono le prime pressioni da scrollarsi di dosso.  Per cui via libera ai momenti di divertimento con gli amici, ma anche al tempo passato in famiglia, con le persone che fanno star bene. Il sogno? Facile, a costo di essere banali, come tanti giovani della sua età fare del calcio un lavoro. E perché no, magari proprio nella Fiorentina, la sua squadra del cuore. Niente piani B, niente “se” e “ma”, parole che Francesco non vuole sentire. Solo concentrazione e dare il massimo, poi il futuro è imprevedibile e il tempo farà il suo corso.