Da sette anni alla Fiorentina, è parte integrante dello zoccolo duro dei '06
"Elettrico" è un aggettivo adatto per descrivere Gabriele Bertolini, attaccante esterno e punto fermo della Fiorentina Primavera. Sulla fascia, destra o sinistra non fa differenza, è imprevedibile, finta e controfinta per crearsi lo spazio e poi decidere: calciare in porta o cercare l'assist? Ha ammesso di prediligere la prima via e i numeri globali in Primavera lo confermano, date le dieci reti in 37 presenze. Quando sta bene Galloppa non lo toglie mai e, dopo una prima annata da alternativa di Rubino e Caprini, quest'anno è titolare fisso.
Bertolini è alla Fiorentina dal 2018 e ha compiuto tutta la trafila dagli Under 13 fino alla Primavera. Nel vivaio gigliato ha avuto vari allenatori: inizialmente Del Sordo e Orsini, poi Papalato e Galloppa. Dall'approdo in viola a oggi Bertolini è parte integrante dello zoccolo duro dei classe 2006, un gruppo comprendente Martinelli, Deli, Braschi, Fortini, Sadotti, Trapani e Rubino, cresciuti insieme anno dopo anno, da adolescenti fino alla maggiore età con il giglio sul petto.
Esterno di attacco, capace di giocare su entrambe le corsie, Bertolini ha nella velocità e nel dribbling le doti principali, ma spicca anche per le qualità balistiche, che lo rendono difficilmente leggibile dagli avversari. Lo scorso agosto ha firmato il primo contratto da professionista con la Fiorentina e ha assaporato la maglia della Nazionale in uno stage con la Under 19.
E la prima squadra? Finora solo in allenamento. "Nel breve mi auguro di esordire", aveva raccontato nei mesi scorsi ai canali ufficiali viola. Nel mercato di gennaio il ds Goretti dovrà cercare degli esterni da consegnare all'allenatore dei grandi. Chissà che una mano non possa arrivare proprio da Bertolini. Che intanto dribbla e segna per alimentare il sogno scudetto della Primavera.