Differenze tra Kean e Dallinga
—Kean e Dallinga sono anche due attaccanti diversi. Mentre il nuovo giocatore della Fiorentina è più bravo nell'attaccare la profondità, grazie alla sua velocità negli spazi aperti, l'olandese tende più ad abbassarsi per giocare con la squadra. Il giocatore del Bologna è più attaccante d'area di rigore ed ottimo anche nel dialogare con i compagni negli spazi stretti. Kean è un centravanti più atipico, che si muove molto per tutto l'attacco e che grazie anche alle sue caratteristiche fisiche può ricoprire diversi ruoli del reparto offensivo. Ricordiamo che Spalletti, alle prime convocazioni in Nazionale, lo portò con sé, facendolo giocare come esterno nell'attacco a tre.
Tutta questione di fiducia
—Come dicevamo precedentemente, la parola di Palladino sembra aver influito molto, e anche l'ex Juventus lo ha confermato durante la sua presentazione, perché era rimasto colpito immediatamente dallo stile di gioco del neo tecnico viola, molto offensivo rispetto a quello che faceva a Torino con Allegri. Nel cuore di Kean c'è tanta voglia di rivalsa, vista la sua giovane età, e Firenze potrebbe essere una piazza molto importante per riscattarsi. Ha un carattere molto forte, ma probabilmente, in passato, ha sofferto tanto la poca fiducia ricevuta da alcuni allenatori. Cosa che non succederà con Palladino. L'allenatore della Fiorentina lo ha voluto come 9, quindi sarà lui il perno centrale dell'attacco, con tutti gli altri giocatori del reparto (da capire ancora chi rimane o meno) pronti a giocarsi i due posti alle sue spalle.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.violanews.com/assets/uploads/202512/54c2ee2bb15377380945abbea85e0344.png)