Eraclìto (e non Eràclito) di Efeso fu uno dei cosiddetti filosofi presocratici. Pensatori che, attraverso le teorie più varie, si interrogavano sull'essenza stessa dell'universo. Il suo pensiero, tanto complesso quanto intrigante, è sintetizzabile con due sole parole: πάντα ῥεῖ, panta rei, tutto scorre. Il senso è che il mondo che conosciamo e la percezione che abbiamo di esso sono in continuo mutamento. Nulla resta mai com'è e tutto è in divenire. Non potremmo mai bagnarci due volte nelle stesse acque di un fiume, dato lo scorrere dell'acqua. Allo stesso modo, il mondo che conosciamo è eternamente ed indissolubilmente legato alla legge del mutamento continuo. Millenni dopo, la Fiorentina ha mostrato la bontà di questa tesi.
Cambiamenti
Panta Rei. Stagione alle porte: Fiorentina, un anno dopo è cambiato tutto
Tutto è sottoposto a mutamento, ce lo insegna il filosofo Eraclito di Efeso. Ma la Fiorentina, nel giro di un anno, è mutata anche troppo.
Un anno fa
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La Fiorentina inizia la stagione 2020/2021 sotto, tutto sommato, dei buoni auspici. La stagione del Covid è terminata in crescendo e i Viola hanno chiuso al nono posto il campionato appaiati a Parma e Verona. Dal mercato arrivano acquisti importanti: Amrabat, Bonaventura, Martinez Quarta, è partito Chiesa, sì, ma è arrivato Callejon. L'analisi sulla squadra è piuttosto facile: difesa solidissima e, dice qualcuno sottovoce, un centrocampo che può comodamente competere per l'Europa. Resta l'incognita dell'attacco: ci sono Kouamé e Cutrone, bene ma non benissimo. Ah, c'è anche Vlahovic, ventenne di belle speranze un po' sgraziato, il ragazzo si farà.
Non c'è bisogno di raccontare una volta in più come si è svolta la stagione. Due cambi in panchina, una difesa colabrodo e un centrocampo che non funziona in nessuna maniera, poco gioco e una salvezza agguantata per i capelli. Tutte le premesse sono state disattese, persino quelle legate al reparto avanzato. Vlahovic, che sembrava molto indietro nelle gerarchie, inizia a segnare a ripetizione da metà stagione in poi e chiude a 21 reti.
La Fiorentina può sorprendere in positivo?
Oggi, le premesse sono totalmente ribaltate rispetto a quelle di un anno fa. Difesa e centrocampo non convincono e il caso Gattuso ha scosso la piazza. L'unico fiore all'occhiello della società sembra essere rappresentato dal reparto d'attacco, a cui si è unito da poco anche il colpo Gonzalez. Come detto da Eraclito quasi 2500 anni fa: tutto scorre, tutto muta. E chissà che anche una stagione figlia di un dio minore non riservi delle sorprese. I Viola sono passati in nemmeno un anno da "possibile rivelazione" a "grande delusione". Ma un passaggio così repentino non preclude anche il percorso inverso. E la Fiorentina potrebbe tornare a sorprendere nella prossima stagione, i tifosi se lo augurano. Perché "panta rei".
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