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Mantovani a VN: “Su Saponara mi sbagliavo, Torreira da Real con 7-8 gol”. Su Commisso…

Mantovani a VN: “Su Saponara mi sbagliavo, Torreira da Real con 7-8 gol”. Su Commisso… - immagine 1

L'ex presidente blucerchiato a 360°: "Samp, situazione inevitabile. La Fiorentina non è una sorpresa, Commisso ha imparato dai suoi errori"

Lorenzo Della Giovanpaola

Sampdoria-Fiorentina, ma anche Torreira, Italiano e la presidenza Commisso. Sono solo alcuni dei temi toccati dall'ex n°1 blucerchiato Enrico Mantovani, figlio dello storico presidente della Samp, Paolo, che portò lo scudetto a Genova nella stagione 1990-1991. Queste le sue parole rilasciate in esclusiva a Violanews.com.

Buonasera Mantovani, ci dica la verità: si aspettava di ritrovare il Doria in lotta per la salvezza a due giornate dalla fine del campionato?

"Se rispondessi di no, mentirei. C'era una situazione societaria tale da rendere difficile ipotizzare di raggiungere risultati positivi sul campo. Il presupposto è che le fondamenta non ci sono. Non devo indicare un singolo colpevole ma quello che è successo alla società Sampdoria è evidente. La situazione è molto difficile da gestire. Con questi presupposti non potevamo partire come la Fiorentina con delle ambizioni europee. L'obiettivo era fare un campionato tranquillo. Poi è chiaro che certe cose vanno ad incidere ed è impossibile che non si verifichino delle ripercussioni. Senza poi andare a togliere delle responsabilità ad alcuni giocatori di livello presenti in rosa che hanno reso al di sotto delle aspettative".

Da quello che dice sembra che anche il rendimento della Fiorentina non l'abbia sorpresa...

"Ho messo io la trappola (ride, ndr). Scherzi a parte, mi dispiacerebbe dare per scontato il lavoro fatto da Italiano e dalla dirigenza della Fiorentina, ma sicuramente, guardando la squadra, non mi sorprende trovarli in questa posizione di classifica. Se avessero tre punti in meno, non sarebbe un fallimento. Per me la Fiorentina ha fatto molto bene".

Cosa la preoccupa di più della Fiorentina?

"Il fatto che la squadra abbia un obiettivo ben chiaro da perseguire. Ormai nessuno ti regale le partire, ma se c'è pure un incentivo importante, valido, la situazione si complica ancora di più. Questa cosa mi preoccupa molto".

E lunedì a Marassi arriveranno anche due ex blucerchiati come Saponara e, soprattutto, Torreira.

"Non mi aspettavo questa stagione da Saponara. Il giocatore ha qualità eccelse ma per come l'avevo visto io alla Samp, sotto il profilo dell'atteggiamento e della forma fisica, non me l'aspettavo. Mi sbagliavo alla grande perché è stato un giocatore determinante in questa stagione. Torreira è una mia passione, non mi sorprende. Non è un top player da Real Madrid solo perché gli mancano 7-8 gol l'anno, ma per il resto è fantastico. Ve lo invidio tantissimo, sicuramente lo riscatterei se fossi nei panni della dirigenza viola".

Invece qual è il suo giudizio su Italiano?

"Ha fatto veramente bene prima di andare a Firenze. La dirigenza ha fatto una scelta coraggiosa e lui ha risposto alla grande. Per lui parlano i risultati, c'è poco altro da dire. L'impressione è che Italiano sia un tipo umile sempre pronto a imparare".

Crede che sia la Samp che la Fiorentina possano raggiungere i rispettivi obiettivi?

"Entrambe possono raggiungere il rispettivo obiettivo, sarei felice. Ancora perdendo contro la viola, potremmo non retrocedere. Spero che le due tifoserie usciranno soddisfatte da questo campionato. Per la Fiorentina l'Europa sarebbe un gran bel risultato del quale essere orgogliosi".

Infine le chiedo di Commisso: che pensa del presidente della Fiorentina?

"Lo incontrai negli Stati Uniti, ci fu un interesse importante da parte sua verso la Samp. Poi ci sono stati dei cambiamenti importanti nella sua azienda ed ha preferito tirare un po' il freno. E' stato un possibile presidente della Sampdoria. Per quanto riguarda quello che ha fatto a Firenze, è un dirigente anomalo. Ha un background italiano nonostante sia statunitense, non guarda solo al ritorno economico. E' un presidente vecchia maniera, ha fatto grandi cose a livello imprenditoriale. Ha imparato dagli errori commessi, posso solo fargli i complimenti per quello che ha fatto. Un po' ha barcollato ma è comprensibile. Gli americani arrivano qua e ci mettono i soldi, per me hanno ragione loro. Anche sulla questione stadio. In Italia siamo rimasti indietro 20 anni su certe cose, è un peccato visto il bacino d'utenza. Abbiamo delle infrastrutture assolutamente non all'altezza".

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