Rolando Mandragora è di fatto un nuovo giocatore della Fiorentina. Stamattina l'ex Torino ha svolto le visite mediche e adesso si attende soltanto l'annuncio ufficiale. Il classe '97 vestirà dunque la maglia viola e non quella granata. Immaginiamo che a masticare amaro per questa perdita ci sia soprattutto Ivan Juric. Il tecnico croato è il principale artefice della crescita mostrata quest'anno in Piemonte dall'ex Genoa. È con lui che ha imparato a giocare in un centrocampo a due, posizione quasi mai ricoperta in carriera. Eppure, nonostante qualche difficoltà iniziale, ha dimostrato di sapersi disimpegnare piuttosto bene in tandem con un altro mediano.
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Mandragora-Amrabat: con loro Italiano può replicare la mediana di Juric
A Firenze trova Amrabat, possono giocare insieme?
La domanda sorge spontanea: Rolando Mandragora può coesistere con Sofyan Amrabat? Chi lo ha visto crescereè convinto di sì. E in effetti le caratteristiche dei due giocatori sembrano potersi incastrare. D'altra parte anche il marocchino ha fatto vedere le cose migliori giocando insieme ad un regista. Nel tandem con Miguel Veloso costruito dallo stesso Juric, a Verona. Il portoghese è un mancino, capace di dettare i tempi di regia, lasciando i compiti di interdizione a chi gioca al suo fianco. Vi ricorda qualcosa? E chissà che l'innesto di "Rolly" non sia un indizio delle intenzioni di Italiano in tal senso. La possibilità di una variazione sul tema principale: quello del dogmatico 4-3-3. Non una rivoluzione, beninteso, ma una mediana rimodulata per esaltare i propri interpreti. Due "pivot" con compiti diversi davanti alla difesa, affiancati da un giocatore con spiccate doti di inserimento e nell'ultimo passaggio. In rosa a ricalcare questo identikit ci sono Bonaventura e Saponara, fresco di rinnovo. Oltre al lungo degente Castrovilli. E se i profili vagliati sul mercato sono quelli di Praete Bajrami, non sembra utopia che la Fiorentina possa cambiare pelle nel mezzo.
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