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Una supersquadra in un Franchi troppo uguale a maggio

Una supersquadra in un Franchi troppo uguale a maggio - immagine 1
Il parere del nostro ViolAutore dopo la gara di ieri tra Fiorentina e Napoli giocata al Franchi
Il ViolAutore

3 al ritorno di Dzeko da titolare in serie A. Sono passati oltre due anni da quel Verona-Inter del 3 maggio 2023, ma sicuramente la prima dall'inizio della sua terza avventura in A, il bosniaco la sognava molto diversamente visto che in 45 minuti non ha praticamente mai toccato palla e poi è stato sostituito all'intervallo.

4 alla classifica. La sconfitta contro il Napoli sculettato e regina del mercato poteva starci ma due punti in tre partite sono pochi. Magari per guardare la graduatoria è presto, però con il Como è già proibito sbagliare per la Fiorentina.

5 allo stato dei lavori del Franchi. Dopo 4 partite in trasferta e un'estate in cui ci hanno detto che gli operai hanno passato anche le notti al Comunale, ci aspettavamo francamente un colpo d'occhio diverso. Invece, a meno che uno non faccia l'ingegnere edile, sembra tutto ugiale a 119 giorni fa quando si gioco' Fiorentina-Bologna.

6+ al finale della Firoentina. Per buona parte del match, il Napoli è sembrato fare un altro sport tale era la sperequazione tra le le due squadre. Al di la' del gol di Ranieri, ci piace rimarcare che nell'ultimo quarto d'ora si è rivisto il Conte tarantolato per le preoccupazione che si potesse riaprire la gara. Fin li' non sembrava neppure lui, in panchina.

7 al rilancio di Milinkovic Savic. Del Napoli si puo' premiare tutto. La sagacia tattica di De Bruyne, la capacità di andare in profondità di Hojlund, il giro palla di Lobotka. L'unica cosa che mancava a Conte forse era un portiere bravo coi piedi. Risolto: a tratti Milinkovic Savic - seppur non brillantissimo sul gol di Ranieri- è sembrato quasi il fratello Sergej.