Il racconto dell'ex calciatore della sua nuova avventura in Puglia, e la sua opinione sulla Fiorentina di Stefano Pioli e del suo momento non idilliaco.
L'ex difensore Lorenzo Stovini, tifosissimo viola, ha da poco intrapreso una nuova avventura in Puglia come manager del Trepuzzi Calcio. Lo abbiamo contattato per farci raccontare questa nuova esperienza, oltre che per chiedergli alcuni pareri sulla Fiorentina di Stefano Pioli. IL CALENDARIO DEI VIOLA Ecco le parole dell'ex Lecce, Catania ed Empoli.
"A febbraio mi sono trasferito qui in Puglia, dove sto gestendo un centro sportivo con la scuola calcio ed altre piccole squadre, e successivamente è venuta fuori l'opportunità di occuparsi anche del Trepuzzi, dove faccio parte dell'area tecnica-manageriale. Come è nata l'idea? Prima mi hanno chiesto di gestire la scuola calcio, poi è venuto fuori il Trepuzzi, e mi sono detto: "vediamo". Nel calcio ci son stato tanti anni, ed adesso sono pronto a darmi da fare in queste nuove avventure".
L'avvio di stagione col Trepuzzi
—
"Le prime tre partite non sono andate benissimo, abbiamo fatto solo un punto, ma il campionato è ancora lungo. Appena riuscirò a capire meglio il calcio dilettantistico di qua, sono sicuro che riusciremo a fare di più".
Sulla Fiorentina
—
"Non sta andando bene, l'unico alibi che ci può essere è che siamo ancora all'inizio, ma bisogna cominciare a trovare la quadra, oltre che una certa formazione titolare. Siamo già alla quarta di campionato, il tempo doveva esser utilizzato meglio rispetto a quanto fatto finora. I viola sono una squadra di valore ma devono darsi una svegliata".
Sull'assetto dei viola e sul mercato
—
"Lo schieramento viene cambiato troppo spesso, serve un'identità. So che sembrano frasi fatte, ma la realtà è quella, e se non dai certezze alla squadra poi vengono fuori insicurezze e problemi. Difesa? Personalmente preferisco l'assetto a 4, ed i giocatori per proporre questo schieramento ci sono. L'importante è non cambiare troppe volte la formazione, ma dare sicurezze. Mercato? La Fiorentina da giugno a settembre diventa sempre la più forte sulla carta. Quest'anno i viola hanno tenuto Kean, De Gea, hanno preso giocatori giovani validi, hanno tenuto anche Gudmundsson che si spera torni ai suoi livelli, a me piace questa squadra. Non si capisce però questa partenza, tutti ci aspettavamo altro".
Sui cali fisici dei gigliati in campo e sugli obiettivi stagionali
—
"Ci sarebbe da capire come è stata impostata la preparazione dei gigliati. Sicuramente, nella partita col Napoli si è vista una netta differenza a livello fisico ma anche tecnico. La squadra di Conte è più forte, e si vede. I cali fisici però non son normali ora, semmai a metà stagione. Ci possono essere tante variabili comunque. Obiettivi stagionali? All'inizio si parlava di Champions League, ma la vedo molto dura. Semmai, si dovrebbe puntare alla Conference League, a maggior ragione dopo le finali perse di questi anni. Inoltre, quest'anno, tranne il Crystal Palace, vedo squadre molto abbordabili".