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AZIONE E REAZIONE

Palladino 2027: come cambia il mercato della Fiorentina col rinnovo del tecnico

Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 
Il borsino del calciomercato, inevitabilmente, risente della decisione anticipata della Fiorentina sul futuro del suo allenatore

Ah, se sapessimo rispondere con esattezza e precisione chirurgica al tema dell'articolo... Purtroppo il calciomercato è materia liquida, nebbiosa e ineffabile, specie a un paio di mesi scarsi dall'apertura dei battenti della finestra estiva tradizionale. Quest'anno, la novità sarà rappresentata dai primi 10 giorni di giugno, nei quali potranno operare le squadre partecipanti al nuovo Mondiale per Club. Tuttavia, la notizia del rinnovo di contratto (in realtà dell'attivazione dell'opzione di rinnovo nel contratto) di Palladino con la Fiorentina ci fornisce degli indizi, delle tracce che possiamo cercare di seguire in merito ai giocatori sui quali aleggiano dubbi.

Chi può restare

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Kean su tutti. Già da tempo vi andiamo dicendo che la permanenza del tecnico è una delle condizioni necessarie per ottenere quella dell'attaccante, al quale spetterà la decisione nel momento in cui, nella prima parte del mese di luglio, qualcuno metterà sulla scrivania viola i 52 milioni della clausola rescissoria. In questo modo, Moise sa già che se decide di rimanere, nell'anno che porta al Mondiale, lo stile di gioco della Fiorentina sarà ancora quello che gli permette di segnare a raffica. Poi c'è Gudmundsson: su di lui pende ancora il processo privato in Islanda, ma nella seconda parte di stagione ha trovato continuità d'impiego e anche qualche gol importante. 17 milioni più bonus sono tanti, eppure Palladino si fida dell'islandese (che vuole restare) e se non ci saranno complicazioni dal punto di vista giudiziario l'investimento verrà certamente valutato. Scendendo verso il centrocampo, abbiamo Mandragora, che col tecnico ha raggiunto l'apice della sua carriera: continuare con lui potrebbe indurlo ad accelerare le pratiche per il rinnovo di contratto. Il riscatto di Fagioli diventa obbligatorio con la partecipazione a una coppa europea, ma rimane facoltativo e praticabile anche senza. Su Cataldi l'unico dubbio può essere di natura fisica, dati gli infortuni, ma si tratta di un titolare che ha la fiducia di tutti. Pablo Marì è un fedelissimo di Palladino fin dai tempi di Monza, mentre su De Gea la società vanta la stessa opzione attivata ieri per l'allenatore. Nessun dubbio sulla centralità di Gosens (riscattato dall'Union Berlino), Pongracic e capitan Ranieri, invece Ndour, Moreno e Richardson, che sono di proprietà, potranno coprire il centrocampo e la difesa o essere prestati per continuare a crescere con più minutaggio.

Chi rimane in bilico

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Nella seconda parte di stagione Palladino ha dimostrato di saper fare a meno di due giocatori in particolare, che quindi possono essere considerati in bilico in vista dell'estate: Comuzzo e Adli. Il primo è stato definito l'acquisto della sessione invernale dopo il no ai 35 milioni offerti dal Napoli, rimane un patrimonio importante per la società e un prospetto di sicuro valore ma, se la volontà è quella di tenerlo, dovrà essergli ritagliato uno spazio maggiore. Adli invece ha pagato l'infortunio al piede e l'arrivo di Fagioli: il suo riscatto costa una decina di milioni, vanno valutate bene situazioni come la sua e quella di profili come Colpani e Folorunsho, tutti prestiti con diritto graditi per caratteristiche a Palladino, ma non in prima linea nelle rotazioni dell'ultimo periodo per varie motivazioni e decisamente costosi se non cambierà il loro status di alternative. Zaniolo con ogni probabilità non sarà trattenuto, per quel che riguarda Beltran invece molto dipenderà da cosa succede con Kean e Gudmundsson. Il suo River Plate ha già cominciato a sognare un Quarta-bis, anche se il Vikingo non ha fretta. Parisi? Con la permanenza di Gosens le speranze di titolarità sono poche, ma in questa stagione ha avuto comunque tanto spazio. Senza Europa, però, ce ne sarebbe molto meno...

E Dodò?

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Per Dodò va fatto un discorso a parte. Fosse per Palladino, il brasiliano sarebbe uno dei primi da confermare per la prossima stagione, ma i discorsi sul rinnovo di contratto si sono arenati all'inizio del 2025 e tante squadre, il Barcellona su tutte, si sono fortemente interessate alle prestazioni dell'ex Shakhtar. Che, dal canto suo, in vista dei Mondiali 2026, non può permettersi di lasciare nessuna valutazione al caso. Per il momento il focus è sulla partita contro il Real Betis e sul finale di stagione, poi sarà tempo di arrivare al bivio del calciomercato e preferire una strada all'altra.