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Per il futuro di Kean c’è un aspetto finora non considerato. E riguarda Palladino

grafica palladino kean
Tra contratto, stipendio e ambizioni, c’è un aspetto che non era stato pienamente considerato riguardo al futuro di Kean: la permanenza di Palladino
Giovanni Zecchi
Giovanni Zecchi Redattore 

Il futuro di Moise Kean a Firenze è uno dei temi più caldi di questo finale di stagione in casa Fiorentina. Rocco Commisso a Cagliari, ha incontrato l'attaccante e proverà a fare di tutto per trattenerlo, anche se non sarà semplice. La clausola da 52 milioni non agevola la Fiorentina, ma al di là di questo aspetto, le big sembrano pronte a fare ogni tipo di sacrificio per investire sull’ex Juventus. Contratto più lungo e stipendio raddoppiato, con la promessa di rinforzare la squadra per renderla degna della prossima Champions League. Ovviamente, peserà anche il piazzamento che la squadra di Raffaele Palladino raggiungerà al termine della stagione. Al momento il sogno Champions sembra impossibile, ma la Fiorentina può ancora qualificarsi per l’Europa League tramite il campionato o vincendo la Conference League.

Un aspetto non considerato

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Tra contratto, stipendio e ambizioni, c’è un aspetto che ancora non è stato pienamente considerato riguardo al futuro di Moise Kean: la permanenza di Raffaele Palladino. L’allenatore della Fiorentina ha appena rinnovato il suo contratto fino al 2027. A inizio stagione, Rocco Commisso ha puntato con decisione sull’ex tecnico del Monza e ancora oggi spende parole al miele per lui ogni volta che si parla del suo operato a Firenze. La domanda se Raffaele Palladino sarà confermato anche in caso di mancata qualificazione alle coppe europee non è più una questione. Certo che non qualificarsi alla prossima Europa League significherebbe fallire l’obiettivo stagionale: migliorare il piazzamento dello scorso anno. A quel punto, cosa succederà nel futuro viola?


Ed è proprio qui che entra in gioco Moise Kean. L’ex Juventus, in Palladino, non ha trovato solo un allenatore, ma una figura paterna, un amico, un punto di riferimento. La luce nel periodo più buio della sua carriera. Colui che ha fatto di tutto per portarlo a Firenze e su cui ha costruito la sua Fiorentina. Kean ha beneficiato di tutti questi elementi che, uniti alla sua voglia di rivalsa, hanno dato vita al bomber che oggi domina in Serie A e in Europa. Proprio per questo motivo, al di là del contratto e delle offerte, la permanenza di Raffaele Palladino potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro dell’attaccante.

Come Conte e Lukaku

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Senza di lui, sarebbe lo stesso Moise Kean? Non sarebbe la prima volta che un giocatore renda al meglio solo con uno specifico allenatore. Prendete Antonio Conte e Romelu Lukaku: un duo che in Serie A ha sempre fatto la differenza, mentre senza l’allenatore leccese l’ex Inter ha spesso faticato. Che Moise Kean sia un caso simile? Rocco Commisso, quando incontrerà l’attaccante viola, dovrà tenere conto anche di questa possibilità. Nessuno sa se il filo di Kean sia inscindibile da quello di Raffaele Palladino. Ma, onestamente, è un rischio che tutta Firenze non vorrebbe correre.

Clausole, contratti, stipendi: ma la fiducia di un allenatore è qualcosa che non si potrà mai mettere nero su bianco. Ed è proprio questo che sia Moise Kean, sia la Fiorentina, dovranno tenere bene a mente. Una cosa è certa, la permanenza di Palladino è fondamentale anche per quella del numero 20 viola. 

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