Era inevitabile: con l'approssimarsi del mercato cominciano a rimbalzare voci e ad aprirsi piste che cerchiamo di raccontarvi nella maniera più precisa possibile. In particolare, negli ultimissimi giorni stanno uscendo diverse notizie sui giocatori cosiddetti "partenti", ovvero membri della rosa della Fiorentina che avrebbero chiesto o comunque fatto sapere di essere aperti alla cessione. Gudmundsson (voci sulla Roma), Dzeko (sul Genoa dell'amico ed ex compagno di squadra De Rossi, ma anche sul Cagliari), Dodò (rinnovo ormai fermo), Marì.

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Normalizziamo il fuggi-fuggi: alla Fiorentina serve un “extreme makeover”
Era altrettanto scontato che queste indiscrezioni potessero attrarre malcontento verso la maggior parte dei diretti interessati, e dunque ecco per noi la necessità di fare chiarezza, o almeno provarci. Quello che sembra un fuggi-fuggi, un bomba libera tutti, con tanti calciatori pronti a levare le tende e scappare da una situazione in deterioramento, non deve essere visto solo in questo modo. È vero, di certo a Gudmundsson non dispiacerà andare a giocarsi l'accesso in Champions League con Gasperini alla Roma, se questo dovesse poi rivelarsi il suo futuro a gennaio, ma quello che si sta profilando è uno scenario che serve prima di tutto alla Fiorentina.
È evidente che, così com'è ora, questo gruppo non si può salvare, questa nave è destinata ad affondare. La somma dei singoli, di per sé validi, non è sufficiente. Quindi questi singoli vanno cambiati, inserendo altre cifre che possano moltiplicarsi bene con quelle che rimarranno, dando un risultato differente e (si spera) superiore a quello di altre tre formazioni a fine maggio. Quindi la Fiorentina deve rimescolare le carte, però non può solo aggiungere: è reduce da un mercato estivo in passivo di una sessantina di milioni e dunque deve cedere, e anche bene, per comprare. Magari, nel mentre, abbassando anche il monte ingaggi per quanto possibile, perché in caso di effettiva retrocessione sarebbe davvero un bagno di sangue.
Un mesetto abbondante fa, l'attore Lino Guanciale, tifoso viola e interprete tra gli altri del Commissario Ricciardi, ha usato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport, parole che qui riportiamo e riadattiamo:
Fossi in Commisso mi farei tante domande, ma molto puntuali, sulla direzione sportiva della squadra. È evidente che un piano, se c’era, era schizofrenico. Bisogna ottimizzare le risorse e la prospettiva, qui per ora nessuno è riuscito a occuparsene. O forse nessuno ha voluto. Per questo chiamavo in causa il presidente: occorre fare un restauro in corsa tipo quelli dei reality americani, avete presente? Serve un Extreme Makeover...
Guanciale si riferiva alla società, ma vale anche per la rosa: serve un ripensamento estremo, una rivoluzione totale. E quindi certi giocatori, probabilmente, lasciando la Fiorentina a gennaio farebbero il suo bene molto più di quanto non lo abbiano fatto da luglio a questa parte.
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