Il talento islandese è l’arma più luminosa dell’attacco viola, ma troppo spesso è costretto a ripiegare fino alla linea di centrocampo per toccare un pallone. Così si allontana dalla zona in cui può fare davvero male. Nicolussi deve diventare il suo alleato silenzioso: garantire verticalità, velocizzare la manovra e rifornirlo più vicino all’area, dove può accendere la luce. In altre parole, togliere a Gudmundsson il peso del viaggio e lasciargli solo il gusto della battaglia decisiva.
VIOLA NEWS esclusive le nostre esclusive Nicolussi e l’Iliade, ma la sua sarà più un’Odissea: tutte le missioni in viola
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